I rituali segreti dei Maya - Pixabay - Moralizzatore.it
Non solo gli scritti di Cortés possono aiutare a comprendere la cultura Maya. Ora anche gli archeologi hanno scoperto qualcosa.
Il conquistatore spagnolo Cortés, nei suoi scritti ha tramandato immagini terrificanti dei rituali religiosi dei Maya. Lui stesso ne rimase profondamente turbato per la brutalità dei sacrifici umani. Vedeva il tutto con terrore anche perché spesso venivano coinvolti bambini.
Gli archeologi hanno scoperto prove di questi sacrifici umani rituali nella Cueva de Sangre , o grotta del sangue , in Guatemala , dove resti sparsi, strumenti cerimoniali e teschi accatastati dipingono un quadro inquietante delle antiche pratiche spirituali Maya.
Un sito sotto la città perduta di Dos Pilas , rivela un aspetto ancora più oscuro di quanto si sapesse in precedenza, con corpi smembrati e offerte simboliche lasciate nell’oscurità sacra.
I risultati, parte di uno studio intitolato “Nero come la notte, scuro come la morte” , offrono una rara finestra su una tradizione violenta e simbolica che un tempo si svolgeva sotto la città di Dos Pilas.
Scoperta per la prima volta negli anni ’90, la Cueva de Sangre fa parte di una rete di dodici grotte situate sotto le rovine di Dos Pilas , un’importante città Maya. Queste grotte furono utilizzate tra il 400 a.C. e il 250 d.C., probabilmente per funzioni sia religiose che cerimoniali. Ma questa grotta in particolare si distingue per il suo macabro contenuto: corpi smembrati, ossa spezzate e manufatti associati al sacrificio.
A differenza dei più convenzionali siti di sepoltura Maya, la grotta del sangue ha restituito resti che non sono corpi interi, bensì parti del corpo separate intenzionalmente, disposte in modo da suggerire uno smembramento rituale piuttosto che una violenza sul campo di battaglia o una sepoltura di massa.
Oggi gli studiosi ritengono che questi atti di smembramento fossero offerte rituali a Chaac, il dio Maya della pioggia, che svolgeva un ruolo fondamentale nei cicli agricoli.
Sono arrivati a questa conclusione, dal momento che questa particolare grotta è accessibile solo durante la stagione secca, quindi da marzo a maggio. Mentre durante il resto dell’anno è completamente sommersa. Questa sua caratteristica peculiare ai tempi avrebbe accresciuto il suo fascino mistico conferendole un sorta di potere come porta d’accesso al divino. Qui si sarebbero consumati i sacrifici in cui si strappava il cuore al prescelto e lo si smembrava brutalmente per avere i favori del dio Chaac.
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