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La lunga marcia è uno dei romanzi più terrificanti di King | Al cinema il suo adattamento farà tremare

La lunga marcia – Wikipedia – Moralizzatore.it

E’ in arrivo l’adattamento cinematografico di uno dei romanzi più belli di Stephen King. L’attesa è febbrile in tutto il mondo.

Un regista abituato a ricreare sullo schermo storie distopiche con giovani protagonisti è sicuramente Francis Lawrence, che ha diretto magistralmente Hunger Games – La ragazza di fuoco.

Ora si cimenta con una prova ancor più ardua, trasporre “La lunga marcia”, un adattamento del romanzo distopico di Stephen King (pubblicato nel 1979 sotto lo pseudonimo Richard Bachman). Atteso nelle sale americane il 12 settembre 2025.

Lawrence ha anche rivelato di aver tentato di realizzare “The Long Walk” in precedenza, senza successo. Anche se in più occasioni ha affermato di essere innamorato di questa storia.

Se non avete mai letto questa storia incredibile, sarete sicuramente travolti dalla narrazione e dai risvolti in puro stile kinghiano che portano a una riflessione interiore molto profonda, mescolando l’horror con il reale.

Sinossi (no spoiler)

Ambientato in un futuro distopico, il film segue una competizione annuale in cui 100 adolescenti devono camminare senza mai fermarsi o rallentare sotto una certa velocità. Ogni violazione delle regole porta a un avvertimento, e dopo tre avvertimenti, l’eliminazione è letale. L’ultimo ragazzo rimasto in vita ottiene un premio che gli garantisce qualsiasi cosa desideri per il resto della sua vita .

Lo sceneggiatore JT Mollner ha promesso un adattamento fedele e crudo, mantenendo la brutalità e la serietà del libro. Cooper Hoffman, il figlio di Philip Seymour Hoffman, interpreta Ray Garraty, uno dei protagonisti principali e David Jonsson interpreta Peter McVries.

La lunga marcia al cinema -istockphoto – Moralizzatore.it

Cosa aspettarsi da questa opera cinematografica

Se fedele al romanzo avrete un’esperienza intensa e riflessiva, esplorando temi di sopravvivenza, solidarietà e sacrificio in un contesto di estrema crudeltà. King nel suo testo ha posto il germe di una riflessione intensa sul senso della vita, sul governo che sacrifica i suoi ragazzi e sul costante senso di impotenza di fronte all’assurdo potere dell’autorità.

Ognuno può ricavare dalla marcia un messaggio ulteriore e profondo in base al proprio background, che lo porterà a confrontarsi con lati della propria personalità. Questo perché i partecipanti sono adolescenti costretti a confrontarsi con la morte, l’assurdo e l’arbitrarietà del potere. Una delle chiavi di lettura è la riflessione sulle angosce legate al servizio militare o alla guerra. Ai tempi della stesura la guerra del Vietnam era un fantasma pesante sulle vite dei ragazzi americani. Come i marciatori penserete al senso della vita e al destino, alle persone care, all’ineluttabilità del fato in quella lunga marcia che è la vita.

Ilaria Lando

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