Le parole di Trump contro Putin dopo l’incontro con Rutte nello studio ovale

“Deluso da lui, ma non ho ancora finito con lui”, dice Trump di Putin mentre offre il suo sostegno alla Nato. Molto chiaro il presidente Usa.
Durante l’incontro nello studio ovale con Rutte, Trump ha avuto modo di esprimersi riguardo il conflitto russo-ucraino. Per quanto concerne Putin, Trump ha detto di aver pensato di aver raggiunto un accordo con lui sull’Ucraina “quattro volte”.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un duro monito alla Russia, annunciando possibili ulteriori sanzioni se non si arriverà a un accordo sulla guerra in Ucraina entro 50 giorni.
«Sono deluso dal presidente Putin, perché pensavo che avremmo raggiunto un accordo due mesi fa. Quindi, in base a ciò, imporremo dazi di circa il 100%», ha dichiarato il Tycoon durante l’incontro con Rutte.
Nel corso dell’incontro, Trump ha anche confermato l’intesa per l’invio di armi a Kiev, sottolineando che l’operazione sarà condotta in stretta collaborazione con la Nato. «Abbiamo fatto un accordo oggi. Manderemo il meglio alla Nato e sarà un’operazione coordinata», ha spiegato ancora il presidente.
Trump si fida di Putin?
Dopo aver parlato di essere deluso dal comportamento del nuovo Stalin è stato inevitabile che gli si domandasse se si fidasse ancora di lui. A questa domanda Trump ha risposto: “Per essere sincero, non mi fido quasi di nessuno.”
Trump ha anche affermato di sostenere fermamente la NATO, affermando che “la NATO sta diventando l’opposto” dell’obsolescenza, come ha affermato una volta. Ha aggiunto che è “molto ingiusto perché gli Stati Uniti hanno pagato quasi il 100% del costo, ma ora devono pagare i propri conti”.
Trump cambia ancora idea
Rispetto al passato in cui affermava di non essere certo di garantire il suo aiuto come da patto Nato, ha anche dimostrato di aver cambiato idea. Alla domanda se credesse nell’articolo 5 della NATO sulla difesa collettiva, ha risposto: “Sì, penso che la difesa collettiva vada bene.” Trump ha anche parlato di come il suo rapporto con i leader europei sia cambiato nel corso degli anni, affermando: “Forse non è tutta fortuna; col passare degli anni, hanno imparato a conoscermi”.
Ha poi ribadito: “Non è un gruppo facile da conquistare. Capisci, queste sono persone intelligenti che guidano paesi di grande, grande successo in generale, sai, sono tutti in Germania, Francia, Spagna e grandi paesi. E sai, ho imparato a conoscerli e penso che siano arrivati a rispettarmi, a rispettare me e il mio processo decisionale”. Chissà se rimarrà coerente col suo piano questa volta.