Italia e overtourism | Il problema sta diventando più ingestibile di quanto si potesse immaginare

Un problema che sta piagando le città italiane negli ultimi anni è l’overtourism. Inaccettabile e grave deve essere risolto.
L’Italia è una meta ambita per gli stranieri, ma anche per i compatrioti che amano conoscere la grande varietà paesaggistica e culinaria del territorio.
Tuttavia, come molti altri luoghi iconici del mondo, negli ultimi anni è stata vittima di quel fenomeno che viene chiamato overtourism.
L’overtourism, o sovraffollamento turistico, è un fenomeno che colpisce molte città stupende come Venezia, Barcellona, Amsterdam o Firenze.
Si verifica quando il numero di turisti supera la capacità della città di accoglierli tanto da compromettere la qualità della vita dei residenti, l’ambiente urbano e l’esperienza dei visitatori stessi. Il risultato è un sovraffollamento di persone che non riesce a beneficiare di un viaggio e residenti che vivono in un luogo con dei prezzi sempre più cari.
Il disagio dell’overtourism
La crescita del turismo globale, favorita da voli low-cost, piattaforme come Airbnb e social media, ha reso i viaggi più accessibili a chiunque. Inoltre, molte città attraggono un turismo concentrato in pochi luoghi reputati imperdibili. Questa serie di concause crea un affollamento localizzato e stagionale intollerabile.
Sicuramente le varie amministrazioni locali non sono riuscite a reggere il cambiamento del turismo. Ci sono viaggiatori mordi e fuggi e si sono duplicati gli alloggi per affitti brevi. Queste concause hanno trascinato le città fuori dalla loro confort zone, dato che non sono riuscite ad effettuare una pianificazione turistica sostenibile. Il desiderio di avere più fondi economici ha spesso incentivato un modello di sviluppo economico dipendente dal turismo di massa.
Le conseguenze del turismo massivo
Le conseguenze dell’overtourism sono devastanti. In primis, nelle città meta preferita si registra un’aumento del costo della vita quasi insostenibile per i residenti. Inoltre si registra una perdita dell’identità culturale, danni ai beni storici e ambientali, congestione urbana, e crescente tensione tra turisti e abitanti.
In alcune città, la pressione turistica ha portato i residenti a scegliere di abbandonare il posto, trasformando interi quartieri in zone esclusivamente commerciali e turistiche. Questo squilibrio tra le attrazioni e la capacità di accoglienza di un luogo sta trasformando le vacanze di alcune persone in un incubo e la vita quotidiana di altre in uno ancora peggiore. Bisognerebbe cercare di dilazionare i turisti, fare in modo che non si concentrino più in un solo periodo dell’anno e aumentare la sorveglianza sulle opere d’arte per evitare incidenti.