Nell’antica Roma c’è stata una vera femminista prima ancora che il termine fosse coniato
Una voce per le donne che si perde nella storia: è il momento di parlarvi della grande importanza di Ortensia.
L’avvocata Ortensia (in latino: Hortensia) fu una celebre oratrice romana vissuta nel I secolo a.C., figlia del famoso oratore Quinto Ortensio Ortalo, rivale di Cicerone.
Secondo gli studiosi bisogna pensarla come una delle prime donne nella storia romana ad aver preso pubblicamente la parola in ambito politico e giuridico. Questo era un atto eccezionale per il suo tempo.
Ortensia è passata alla storia soprattutto per un episodio emblematico del 42 a.C., durante il periodo delle guerre civili che seguirono l’assassinio di Giulio Cesare.
In quel momento, i triumviri (Ottaviano, Marco Antonio e Lepido) avevano bisogno di fondi per finanziare la guerra contro Bruto e Cassio i due cesaricidi.
Ortensia è una figura importante per il femminismo
I triumviri per sconfiggere i loro avversarsi decisero di imporre una tassa straordinaria alle donne romane benestanti. Donne che in guerra avevano comunque già dato molto a Roma. Alcune avevano perso il marito, altre i figli e con questa decisione potevano perdere quel poco di ricchezza che restava. Le donne volevano essere rappresentate, ma nessun uomo voleva essere la loro voce.
Quella era l’epoca dei grandi principi del foro, che sono passati alla storia ancora oggi con i loro brocardi e i discorsi. Tuttavia, Ortensia figlia di uno di questi principi del foro, aveva avuto un’educazione straordinaria per l’epoca. In un mondo in cui alle donne non era concesso nulla.
Ortensia prima femminista
Ortensia si fece portavoce di queste donne e tenne un discorso davanti ai triumviri al Foro, criticando con forza la misura. Il suo argomento era chiaro e rivoluzionario per l’epoca la oratio pro mulieribus: “Se non ci è permesso partecipare alla vita politica, allora non dovete pretendere che paghiamo per essa.” Questo discorso colpì così tanto i triumviri che furono costretti a ridurre il numero delle donne soggette alla tassa. Infatti si decise che sarebbero state tassate solo 400 donne con un patrimonio molto ingente.
Ortensia, pertanto, rappresenta uno dei rari casi documentati di una donna che esercita l’oratoria pubblicamente in epoca romana. Il grande discorso di questa donna è spesso considerato un precoce esempio di attivismo femminile. In un momento storico completamente maschile questa donna è riuscita a sostenere il diritto a non subire una tassazione governativa senza una adeguata rappresentanza. Ortensia è un’antenata del pensiero femminista, in un mondo dove alle donne era negato quasi ogni spazio pubblico.