Conflitto Israele ed Iran | Trump mescola le carte e il partito repubblicano si spacca

Il timore globale della terza guerra mondiale e le politiche scarsamente diplomatiche creano disagio nel mondo.
Per sondare la veridicità del motto “Make America Great Again” , è necessario valutare come Trump si stia comportando in un contesto così pericoloso come quello di Israele e Iran.
Il ” Tucker Carlson Show” è stato fondamentale come test di valutazione, mentre Washington attendeva con ansia gli annunci della Casa Bianca sull’Iran.
Carlson, sostenitore del MAGA, ha ospitato il senatore texano Ted Cruz. Sebbene entrambi gli uomini siano noti per il loro linguaggio pungente, l’ex conduttore di Fox News ha chiaramente dominato la conversazione. Carlson ha affrontato Cruz con domande basilari sulla geografia, la diversità etnica e la demografia dell’Iran.
Cruz non è riuscito a rispondere. “Non sai assolutamente nulla dell’Iran! Sei un senatore degli Stati Uniti e non sai nulla di un Paese di cui vuoi rovesciare il governo “, ha detto il conduttore al suo ospite. Il texano non è riuscito a difendersi, permettendo a Carlson di diffondere il messaggio di chi è anti-interventista.
L’America sa come agire?
Trump pare propendere per un’opzione militare contro l’Iran, ma sembra sempre incerto nelle sue dichiarazioni. “Forse lo farò. Forse no. Nessuno sa cosa farò”, ha detto il presidente mercoledì sul prato della Casa Bianca ai giornalisti che gli chiedevano se stesse prendendo in considerazione l’idea di colpire gli impianti nucleari iraniani.
Aveva anche spiegato il suo messaggio del giorno prima, esortando l’Iran alla ” resa senza riserve”. “Significa che ne ho abbastanza. Sono stufo. Mi arrendo, punto e basta. Poi faremo esplodere tutto il materiale nucleare che si trova lì intorno. Avevano cattive intenzioni. Sapete, per 40 anni hanno urlato Morte all’America, Morte a Israele, Morte a tutti quelli che non gli piacciono”.
In quale direzione prosegue il conflitto
Da Mosca, il portavoce di Putin, Peskov mette in guardia: l’uccisione di Khamenei “aprirebbe il vaso di Pandora”. Parole terrificanti nel 2025.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, a Ginevra per un vertice con i suoi omologhi di Gran Bretagna, Francia e Germania ha ribadito l’impossibilità di un negoziato con gli Stati Uniti finché continueranno gli attacchi israeliani. Ricordate che nella mattina del 20 giugno un missile balistico lanciato dall’Iran ha provocato un’ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele e sette feriti. Colpito anche il sito Microsoft. Khamenei scrive su X: “Stiamo punendo il nemico sionista”. Nessuno vuole cedere e pare che un dialogo diplomatico sia difficile.