Canone Rai, “Ci siamo sbagliati, vi ridiamo tutti i soldi”: mandate subito l’IBAN, c’è pochissimo tempo

Assurdo ma tutto vero: fornisci l’iban e ti restituiscono i soldi del canone rai. Non lo paghi più
La televisione, da decenni, è entrata nelle case degli italiani rivoluzionando abitudini, tempi, cultura e perfino la struttura della famiglia. C’è chi ancora oggi si riunisce sul divano per guardare un film insieme, chi la tiene accesa come sottofondo, chi la usa solo per i telegiornali o i talk show.
La tv è diventata molto più di un elettrodomestico, in quanto è un punto di riferimento sociale e culturale, anche se con l’avvento dello streaming la sua centralità è cambiata. Ma nonostante i mutamenti del consumo televisivo, una cosa è rimasta salda nel tempo, ovvero il famigerato canone Rai.
Quella che comunemente chiamiamo “tassa sulla tv” è in realtà un’imposta sul possesso di un apparecchio televisivo. Non conta se si guarda la Rai o meno, se si preferisce Netflix o YouTube, se si tiene la tv spenta tutto l’anno.
Chi ha una televisione deve pagare il canone. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui il canone Rai è tanto odiato dagli italiani. Per molti è una tassa anacronistica, per altri è un peso economico ingiustificato, specie in un’epoca in cui si fruisce sempre più di contenuti on demand e su piattaforme private.
Lotta all’evasione e obbligatorietà del canone
Il malcontento si è tradotto, nel corso degli anni, in una vera e propria evasione di massa. Migliaia di cittadini hanno evitato di pagare il canone, a volte dichiarando il falso, altre semplicemente ignorando l’obbligo. Una situazione diventata così diffusa da costringere lo Stato a intervenire con misure drastiche.
È così che dal 2016 il canone è stato inserito direttamente nella bolletta dell’energia elettrica: una manovra volta a ridurre drasticamente l’evasione, partendo dal presupposto che chi ha una fornitura di corrente elettrica abbia anche un televisore in casa.
Il canone Rai oggi si paga in rate mensili, spalmate direttamente sulla bolletta elettrica, per un totale annuale di 90 euro. Un sistema che ha fatto aumentare il gettito ma che ha suscitato anche molte proteste, soprattutto da parte di chi effettivamente non possiede un televisore e si è visto addebitare comunque l’importo.
Ecco come fare
Ma c’è una buona notizia per chi si trova in questa situazione. Come riportato dall’Agenzia delle Entrate, esiste la possibilità di richiedere il rimborso del canone se è stato addebitato erroneamente nella bolletta. Il rimborso può essere richiesto in tutti i casi in cui l’addebito sia stato effettuato in assenza dei presupposti, ad esempio se non si possiede un apparecchio tv o se il pagamento è stato già effettuato in altra forma.
La richiesta va presentata online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, compilando il modulo apposito e indicando i dati necessari a giustificare la richiesta. Il contribuente dovrà allegare anche la copia della bolletta in cui compare l’addebito e ogni altra documentazione utile. In caso di accoglimento della domanda, il rimborso viene erogato direttamente al cittadino.