La città migliore in cui vivere è solo questa: è la più sicura e la meno cara | Centinaia di cittadini pronti a trasferirsi

La città migliore in cui vivere è solo questa: è la più sicura e la meno cara
Famiglia che osserva felice la città (freepik) – moralizzatore.it

Una cosa è certa: oggi, se chiedete dove si vive meglio in Italia, la risposta sarà una sola. Prepara le valige e trasferisciti qui subito.

Immaginate una città con criminalità inesistente, affitti bassi, e la qualità della vita da sogno. Ora tutto questo è realtà e ha un nome preciso.

Oggi questa città è diventata la meta più ambita da chi cerca un nuovo inizio. Infatti, si è classificata al primo posto tra le città italiane per sicurezza, costo della vita e benessere generale.

La sicurezza urbana è spesso al centro del dibattito politico, ma qui si può stare davvero tranquilli. Per non parlare del costo della vita sorprendentemente basso.

Anche i servizi pubblici sono efficienti e accessibili: solo nel primo semestre del 2025 una moltitudine di persone ha presentato richiesta di residenza. 

Trasferisciti qui: la vita è più sicura e meno cara

Si è passati da un paese che perdeva abitanti a una vera e propria rinascita urbana. Arrivano famiglie da tutta Italia e perfino dall’estero: tutti affascinati dalla tranquillità e semplicità. Con i costi in continuo aumento e la criminalità che non accenna a interrompersi nella maggior parte delle città italiane, questa città sembra essere la terra promessa. Riguardo a tale punto, ossia dove si vive meglio in Italia, viene confermato ancora una volta un netto divario territoriale, con le città del Nord a dominare le posizioni di vertice.

Il Sole 24 Ore, nell’ambito della sua indagine annuale sulla qualità della vita, ha analizzato un’ampia serie di indicatori statistici (reddito medio, spesa sociale, servizi culturali, costo degli affitti, mobilità urbana e uso dei farmaci, tra gli altri) forniti da fonti autorevoli come Istat e Siae, suddividendo la popolazione in tre fasce di età: anziani (over 65), giovani (18-35 anni) e bambini (0-14 anni). L’obiettivo è comprendere come il benessere cambi lungo lo Stivale, evidenziando punti di forza e criticità per ciascun segmento demografico.

La città migliore in cui vivere è solo questa: è la più sicura e la meno cara
Ragazza felice per qualità della vita (freepik) – moralizzatore.it

Dove si vive meglio

L’analisi della qualità della vita per fasce d’età ribadisce un risultato ormai consolidato: le province settentrionali si attestano al vertice della classifica complessiva. Questo primato si spiega con fattori strutturali e organizzativi – da una spesa sociale pro capite elevata, a un tessuto produttivo dinamico, fino a infrastrutture e servizi pubblici di elevata qualità – che garantiscono livelli di benessere più alti rispetto al Centro e soprattutto al Sud. Le rilevazioni Istat confermano che le regioni settentrionali vantano un reddito medio familiare superiore alla media nazionale, tassi di disoccupazione più bassi e una densità di biblioteche, centri di aggregazione e strutture per anziani più elevata.

Nonostante qualche realtà “isola felice” al Centro e al Sud (ad esempio Siena e Aosta, che spiccano nelle graduatorie per bambini), la forbice tra Nord e Sud rimane ampia. Le città metropolitane del Meridione scontano soprattutto il costo degli affitti rispetto al reddito medio, la minore offerta culturale e una stabilità lavorativa meno solida per i giovani. La prima in classifica è Bolzano, che si aggiudica il primo posto nella graduatoria dedicata agli anziani, grazie ad alcuni indicatori chiave, come la spesa sociale pro capite: tra le più elevate in Italia, con un’intensa rete di servizi per gli over 65, dall’assistenza domiciliare alle strutture diurne e residenziali, offerta culturale e ricreativa, stili di vita e salute. Mentre Lecco si conferma la miglior città per i più piccoli, con alcuni fattori determinanti tra cui i servizi per l’infanzia: alta disponibilità di asili nido, scuole materne e spazi ludici all’aperto, e la sicurezza e qualità dell’aria.