ANSIA, sono i fantasmi a provocarla: lo studio rivela la loro presenza | I Ghostbusters sono tornati

La chiave delle vostre inspiegabili ansie si nasconde in un regno invisibile ed è la scienza a dirlo.
Avete mai provato una sensazione di inquietudine senza una ragione apparente? Un brivido lungo la schiena in una stanza vuota?
E se vi dicessimo che la scienza ha iniziato a svelare un legame sorprendente tra queste inspiegabili percezioni e qualcosa di… incorporeo?
Un recente studio sta gettando nuova luce sul perché a volte ci sentiamo osservati, spaventati, persino in presenza di “qualcosa” che non riusciamo a definire.
Preparatevi a mettere in discussione le vostre convinzioni, perché la risposta potrebbe essere più inaspettata di quanto immaginiate.
Tutto vero
Le apparizioni di fantasmi potrebbero non essere altro che un’illusione creata dal suono. Non stiamo parlando di melodie spettrali o inquietanti sussurri, bensì di onde sonore che vibrano sotto la soglia dell’udito umano. Questo affascinante fenomeno, noto come infrasuono, sta emergendo come una potenziale spiegazione per alcune delle esperienze paranormali più inquietanti e diffuse mai riportate. Il pioniere di questa intrigante connessione fu Vic Tandy, un ingegnere britannico che visse un’esperienza diretta e sconcertante nel suo stesso laboratorio. Un giorno, Tandy si trovò improvvisamente faccia a faccia con quella che gli parve un’apparizione spettrale: una figura grigia e sfocata sembrava muoversi nel suo campo visivo. Tuttavia, questa presenza eterea svanì nel nulla non appena l’ingegnere cercò di concentrare lo sguardo su di essa.
Incuriosito e determinato a trovare una spiegazione razionale a quell’evento perturbante, Tandy intraprese un’analisi accurata dell’ambiente circostante. La sua indagine lo condusse a una scoperta sorprendente: la causa di quella “visione” spettrale era un’onda sonora a una frequenza di 18.98 Hertz, generata da un comune ventilatore presente nel laboratorio. Questa particolare frequenza si rivelò essere pericolosamente vicina alla frequenza di risonanza naturale dell’occhio umano. Questa vicinanza, secondo Tandy, poteva indurre nel cervello umano delle allucinazioni visive, accompagnate da una forte e inspiegabile sensazione di angoscia. Gli studi successivi hanno continuato a esplorare e confermare il potenziale impatto dell’infrasuono sulla nostra percezione e sulle nostre emozioni. Gli esperimenti hanno dimostrato che l’esposizione a queste onde sonore a bassa frequenza può effettivamente provocare una serie di sensazioni fisiche ed emotive, tra cui ansia, vertigini e quella peculiare sensazione di non essere soli, di percepire una presenza invisibile.
Ci sono le prove
Un esperimento particolarmente significativo, condotto nel 2003 su un vasto campione di 700 spettatori durante un concerto, rivelò che ben il 22% del pubblico riportò sensazioni fisiche come brividi, oppressione al petto e un vago ma persistente senso di paura, nonostante non avessero percepito alcun suono anomalo a livello cosciente.
Un ulteriore test condotto nel 2008 ha rafforzato ulteriormente questa affascinante ipotesi. In questo esperimento, dei volontari furono posti in una stanza appositamente “caricata” di infrasuoni. I risultati furono sorprendenti: i partecipanti iniziarono a percepire presenze inspiegabili e a riferire una serie di fenomeni anomali all’interno della stanza, pur non essendoci alcuna causa fisica apparente.