Film assurdi - Pixabay - Moralizzatore.it
Ci sono film che restano nella mente, perché ad un certo punto gli sceneggiatori sono impazziti e hanno creato plot twist assurdi.
A tutti è capitato di vedere un film gradevole, ma che ad un certo punto ha subito una forzatura assurda da rovinare completamente tutto quello che avete visto.
In questo caso invece di sentirvi piacevolmente stupiti, vi sentite presi in giro ed anche giustamente.
Nel mare magnum dei cataloghi streaming ci sono 4 titoli con dei plot twist così forzati, da sfidare tutte le leggi letterarie per quanto concerne le sceneggiature coerenti.
La prima scelta è Lucy di Luc Besson. Il film ha il suo incipit in un’idea pseudo-scientifica: Lucy (Scarlett Johansson) acquisisce poteri soprannaturali sbloccando percentuali sempre maggiori del cervello umano. Fino a questo punto fantascienza interessante e con del potenziale. Ma il finale crolla nel ridicolo: Lucy acquisisce il 100% del potere del cervello e si dissolve, diventa una sorta di divinità digitale. Quindi si trasforma in una chiavetta USB. Fine.
Un altro film che parte in maniera interessante ma poi diventa assurdo è The Forgotten con Julienne Moore. La vicenda di una mamma a cui misteriosamente tutti vorrebbero far dimenticare il figlio morto in un incidente aereo. La donna disperata cerca di dimostrare che suo figlio è scomparso, ma nessuno sembra ricordarsi che sia mai esistito. Alla fine tutto è un esperimento condotto da alieni per testare i legami affettivi umani. Il passaggio da thriller a fantascienza è totalmente randomico.
Un altro film brutalizzato dalla produzione è “Io sono leggenda” con Will Smith. In un mondo dove il genere umano è quasi estinto per via di un virus che trasforma le persone in pseudo vampiri albini, nel finale della versione cinematografica, il protagonista si fa esplodere per salvare alcune persone. Ma nel finale alternativo, più fedele al libro, si scopre che i “mostri” sono esseri senzienti e il protagonista era il vero mostro per loro. Il colpo di scena del film taglia fuori questa riflessione, offrendo un finale hollywoodiano e piatto.
Un’altra opera con un finale forzato è The number 23 nonostante la bella performance di Jim Carrey. La storia ruota attorno a Walter Sparrow, che, leggendo un libro intitolato “The Number 23”, inizia a vedere il numero 23 ovunque, associandolo a eventi della sua vita e a un oscuro delitto.
Il finale è bislacco e assurdo in quanto l’autore del libro e il protagonista impazzito sono la stessa persona. Il libro esiste per espiare le sue colpe da cui comunque non può fuggire. Troppo forzato.
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