“Mi riposo un attimo su questa panchina”: arrivano i VIGILI e ti portano via con la forza | Da oggi è diventato illegale sostare

In Italia adesso è vietato anche sedersi un attimo sulle panchine. Se lo fai, arrivano i vigili e ti fanno una bella multa.
“Mi riposo un attimo su questa panchina…” quante volte lo avrai fatto? Da oggi però anche l’idea di sedersi un attimo – magari con un panino in mano o lo sguardo perso sul mare – potrebbe trasformarsi in un’azione non gradita. Anzi, sgraditissima.
Potrebbe accadere che ti fermi cinque minuti, giusto per riprendere fiato, e prima ancora di riuscire a scartare la merendina arriva l’autorità.
Sguardo serio, tono fermo: “Si alzi subito, qui non si può stare”. Purtroppo non è un sogno surreale, e nemmeno una candid camera. È realtà.
Ma perché mai un’azione tanto innocua come una sosta su una panchina adesso è considerata contro la legge? Vediamo cosa sta succedendo.
Da oggi non puoi più sostare su una panchina
Negli ultimi anni, alcune delle mete turistiche più gettonate del nostro Paese stanno adottando regolamenti che sembrano usciti direttamente da un manuale del “turismo con bon-ton”: niente pause a terra, niente snack sulle scale, niente relax con vista. Insomma, più che una vacanza, una mini-maratona con dress code e postazioni assegnate.
E così, tra muretti off-limits e panchine vietate ai viandanti stanchi, scopriamo che è entrata in vigore una nuova ordinanza proprio in uno dei borghi più esclusivi della riviera ligure: Portofino. E non solo.
La nuova ordinanza ti obbliga a stare in piedi
Come leggiamo su initalia.virgilio.it, il Comune qui ha deciso di vietare l’accattonaggio, anche quello non molesto, in varie zone centrali, comprese chiese, parcheggi e il celebre molo. Ma non finisce qui: vietato anche bivaccare con cibo o oggetti, sdraiarsi o sedersi per terra, sui muretti o sulle panchine. E poi, niente alcol in strada, stop ai rumori dopo mezzanotte e mezza, e addio a infradito e costumi fuori dalla spiaggia.
Tutto questo per tutelare – come spiegato nell’ordinanza – la “vocazione turistica” del borgo. E pazienza se il turista in questione voleva solo riposare cinque minuti con una bottiglietta d’acqua in mano. Non è un caso isolato: da Capri a Gallipoli, passando per Milano e i teatri storici, l’estate italiana è sempre più regolamentata. Vietato passeggiare in costume da bagno per le vie della città, a Roma vietati anche canotta e pantaloncini, almeno se vuoi accedere agli uffici comunali. E per gli amanti dello spettacolo, una serata al Teatro alla Scala di Milano esige un dress code consono. Come è giusto che sia, comunque. Se viaggi, ricorda: mai come ora vale il detto “Paese che vai usanza che trovi”, informati prima di rischiare una multa.