Pensione, “Ci andate a 61 anni, a prescindere dal vostro lavoro” | Passata la legge epocale

UFFICIALE – Da aprile puoi andare in pensione a 60 anni: firmato l’accordo anti-Fornero
Donna felice in pensione (freepik) – moralizzatore.it

C’è una novità che sta per rivoluzionare il mondo delle pensioni in Italia. Scopri subito di cosa si tratta!

Un’opportunità inattesa, capace di cambiare i piani di molti lavoratori.

Immaginate di poter dire addio al lavoro ben prima di quanto avreste mai osato sperare.

Non importa il settore in cui operate o la fatica quotidiana: una nuova legge è pronta a riscrivere le regole del gioco.

Questa è la svolta che tanti stavano aspettando, una vera boccata d’aria fresca per il futuro. Preparatevi a scoprire come il vostro traguardo pensionistico potrebbe essere molto più vicino.

Le proposte sul tavolo

Il dibattito sulla riforma delle pensioni è in pieno svolgimento, con il Ministero del Lavoro e le parti sociali impegnati in un confronto serrato. Al centro delle discussioni, emergono le “quote”, un concetto che combina età anagrafica e anni di contributi per definire i requisiti pensionistici. Tra le proposte più discusse, spiccano “Quota 89” e “Quota 96”, due misure che potrebbero delineare scenari previdenziali inediti per milioni di italiani. In particolare, la pensione di Quota 89 si configura come una misura strutturale per la pensione anticipata contributiva, accessibile a 64 anni di età con almeno 25 anni di versamenti. Questa opzione si rivolge a coloro che, avendo maturato 5 anni di versamenti in più rispetto al limite generale dei 20 anni per la pensione anticipata contributiva, possono avvalersi anche della previdenza complementare per raggiungere determinati livelli di assegno pensionistico.

Quota 96, invece, rappresenta una forma di pensione anticipata specificamente pensata per chi svolge mansioni usuranti. Questa misura permetterebbe di accedere alla pensione a 61 anni di età con almeno 35 anni di contributi. Il concetto di “lavoro usurante”, definito dal D. Lgs. n. 67 del 2011, si riferisce a quelle attività particolarmente faticose e pesanti, spesso caratterizzate da elevato stress fisico e rischio di infortuni. Rientrano in questa categoria i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, i notturni a turni (o per l’intero anno), gli addetti alla “linea catena” e i conducenti di veicoli di capienza non inferiore a nove posti adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Come andare in pensione prima
Andare in pensione a 63 si può – Depositphotos – Moralizzatore.it

Pensione anticipata per molti

L’elenco delle mansioni considerate usuranti è ampio e dettagliato, includendo lavori in galleria, cava o miniera, lavori in cassoni ad aria compressa, attività svolte da palombari, lavori ad alte temperature, la lavorazione del vetro cavo, lavori in spazi ristretti (come la manutenzione navale) e l’asportazione dell’amianto. L’intenzione manifestata è quella di fissare come unico requisito per la Quota 96 l’età anagrafica minima a 61 anni (non più 60) e mantenere i 35 anni di contributi, eliminando ulteriori requisiti.

Per motivi di sostenibilità finanziaria, l’età minima potrebbe salire a 62 anni, rimuovendo al contempo misure transitorie come la Quota 103. Attualmente, per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati, l’attività usurante deve essere stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 di lavoro, o per almeno metà della vita lavorativa complessiva. A questi requisiti non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita.