Ultim’ora ferie, “O le prendete entro questa data o ve le potete dimenticare”: vi state in ufficio e zitti poi

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Ferie in ufficio (foto di Marc Mueller da pexels) – moralizzatore.it

Ferie: se non le prendi entro questa data le perdi del tutto e rimani in ufficio tutta l’estate. Non si scappa, è legge.

C’è chi le sta contando da mesi, chi ha già prenotato volo e bungalow, e chi invece ancora sogna sotto il neon dell’ufficio. Ma per molti, quest’anno, le ferie potrebbero saltare per davvero.

Non per scelta o per colpa di un collega furbetto, ma per una scadenza ufficiale che pochi conoscono e che rischia di mandare tutto all’aria.

È una scadenza che potrebbe sembrare come tante, ma stavolta rischia di avere effetti molto più seri del previsto. Chi pensa di poter rimandare, potrebbe restare inchiodato in ufficio  e dire addio a qualsiasi sogno di ferie.

Le aziende stanno ricevendo comunicazioni ufficiali, mentre i responsabili del personale corrono a rivedere i calendari. C’è una data precisa, scritta nero su bianco. Vediamo di che si tratta.

Ferie: oltre la scadenza le perdi

Il fatto è che molti non sanno neppure di essere a rischio. Si tratta di una condizione che sembrava lontana, una formalità, e che invece adesso si sta trasformando in un obbligo vero e proprio. Nessuna deroga, nessuna proroga annunciata. O ti muovi ora, o potrebbe essere troppo tardi.

Ma cosa c’è davvero dietro questa urgenza? Il 30 giugno non è solo la fine del mese: è la scadenza ufficiale entro la quale le aziende devono assicurarsi che i lavoratori abbiano usufruito delle ferie maturate nel 2023. Quelle che, secondo la legge, non possono essere accumulate all’infinito. Che significa?

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Le ferie perdute (Foto di Shahram Anhari su Unsplash) – moralizzatore.it

Controlla il calendario se non vuoi rimanere in ufficio

La normativa italiana prevede infatti che ogni lavoratore abbia diritto ad almeno quattro settimane di ferie retribuite all’anno. Due devono essere godute entro l’anno stesso, le altre entro i 18 mesi successivi. Superato questo termine, se le ferie non sono state prese, scattano sanzioni.

A pagare non saranno i dipendenti però ma i datori di lavoro. E le cifre non sono affatto trascurabili, come fa notare ilgiornale.it: si parte da 120 euro di multa per singolo caso, ma si può arrivare fino a 5.400 euro, soprattutto se l’irregolarità coinvolge più di 10 lavoratori o si protrae da diversi anni.  Per evitare tutto questo, molte aziende stanno forzando le ferie residue, invitando (o imponendo) ai dipendenti di usufruirne prima della fatidica data. Non si tratta di un consiglio: è un modo per mettersi in regola e non ritrovarsi nel caos fiscale in piena estate. Chiedi subito chiarimenti in ufficio. Non aspettare l’ultimo minuto. Potresti rischiare davvero di restare in città, davanti al computer, mentre gli altri fanno le valigie, ed essere costretto ad usufruirne quando dice l’azienda, “perdendole” nel periodo che avresti preferito.