Ultim’ora pensioni, maxi aumenti per tutti: l’INPS vuole farvi un regalo | Le cifre sono assurde

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più soldi (pexels) – Moralizzatore.it

State per leggere qualcosa che potrebbe cambiare il vostro futuro previdenziale. Un’ondata di speranza sta per travolgere chi ha perso il sonno per i debiti con il fisco.

Immaginate di poter sanare la vostra posizione e sbloccare anni di contributi dimenticati.

È un’occasione che potrebbe riscrivere le regole del gioco per migliaia di italiani.

Le cifre in gioco sono sbalorditive, le opportunità quasi incredibili.

Siete pronti a scoprire come l’INPS potrebbe farvi un regalo inaspettato?

Una nuova speranza e flessibilità

Nel complesso panorama economico e fiscale italiano, emerge una proposta legislativa destinata a portare un’innovazione significativa: la rottamazione-quinquies. Questo disegno di legge, promosso dalla Lega e presentato al Senato il 27 novembre 2024, è in discussione presso la Commissione Finanze dal 25 febbraio 2025. L’obiettivo è offrire ai contribuenti uno strumento più flessibile e sostenibile per sanare le proprie posizioni debitorie, configurandosi come un’evoluzione dei precedenti provvedimenti di “rottamazione”.

Rispetto alle edizioni precedenti, la rottamazione-quinquies introduce agevolazioni significative. Prevede una rateizzazione fino a 120 mesi (10 anni), una novità notevole rispetto ai precedenti piani, spesso limitati a 18 rate trimestrali. Un altro beneficio importante è l’assenza di maxi-rate iniziali, consentendo l’adesione senza un esborso immediato. La decadenza dalla rateizzazione avverrà solo dopo otto rate non pagate, anche se non consecutive, offrendo maggiore tolleranza rispetto alle cinque rate previste in passato. Dalle prime indiscrezioni, sembra che potrebbero essere inclusi i debiti affidati all’Agente della Riscossione fino al 31 dicembre 2023.

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Un ponte verso la pensione

Oltre ai benefici fiscali, la rottamazione-quinquies offre importanti implicazioni previdenziali. Molti lavoratori autonomi, professionisti, artigiani e commercianti hanno accumulato nel tempo debiti contributivi con l’INPS. Senza il versamento regolare di questi contributi, gli anni di lavoro non vengono riconosciuti nell’estratto conto contributivo, compromettendo la possibilità di accedere alla pensione. In questo contesto, la definizione agevolata diventa uno strumento cruciale per recuperare i contributi mancanti, essenziali per raggiungere le annualità minime per la pensione. L’INPS ha chiarito che tali periodi verranno riconosciuti solo una volta saldata interamente la posizione debitoria, non prima.

Uno degli ostacoli principali riguarda la copertura finanziaria, stimata in circa 5,2 miliardi di euro. Questo aspetto ha già bloccato proposte simili in passato. Il successo dipenderà sia dall’iter parlamentare che dalle modalità attuative definitive. È fondamentale chiarire che il conteggio degli anni “rottamati” ai fini pensionistici avverrà solo dopo l’avvenuto pagamento del saldo, e non al momento della semplice richiesta di rottamazione o nel corso del pagamento del piano rateale. Per chi ha posizioni debitorie aperte, è consigliabile seguire l’evoluzione della normativa e valutare con un consulente la convenienza di un’eventuale adesione.