Israele attacca l'Iran - Pixabay - Moralizzatore.it
Israele e Iran sono da sempre in conflitto, sono due rivali pronti a fronteggiarsi. Venti di guerra aleggiano prepotenti.
Anche se non c’è stata una dichiarazione di guerra ufficiale, attualmente i due paesi sono coinvolti in un conflitto militare diretto.
Il 13 Giugno 2025 Israele ha avviato l’operazione Rising Lion, il culmine di un’escalation tra due paesi che ideologicamente sono apertamente in conflitto da molto tempo.
Il Ministero degli Esteri iraniano ha annunciato che l’attacco di Israele al territorio iraniano costituisce una “dichiarazione di guerra” e ha invitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a reagire.
In una lettera alle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi “ha invitato il Consiglio di sicurezza ad affrontare immediatamente la questione.
L’Ayatollah Ali Khamenei, ha nominato un nuovo capo di stato maggiore delle forze armate iraniane e un nuovo comandante delle Guardie rivoluzionarie, dopo la morte dei loro predecessori durante l’attacco israeliano. L’attacco perpetrato da Israele è stato ordinato verso obbiettivi peculiari.
Il focus erano gli impianti nucleari iraniani, le basi militari, le residenze private di alti ufficiali e i centri di ricerca sul nucleare. Questo perché Israele afferma che l’Iran stia costruendo ordigni nucleari arricchendo l’uranio a scopo militare.
Israele afferma che questo tipo di attacco era necessario per impedire agli iraniani di acquisire le capacità militari nucleari che stavano cercando. Con questa operazione sono morti molti ufficiali iraniani, gli scienziati dei siti nucleari e ovviamente sono state colpite città e civili. I danni più ingenti a Teheran, Isfahan e Khorramabad.
Ovviamente l’Iran non ha esitato e ha dichiarato di preparare una risposta severa e rapida nei confronti di Israele. Si prevede l’uso di droni e missili contro obiettivi mirati. Per ora si sa che le autorità israeliane hanno imposto un blocco informativo per emergenza nazionale e chiuso lo spazio aereo. Gli Stati Uniti esprimono la loro preoccupazione, pur negando di aver immaginato che Israele potesse avere intenzione di compiere un gesto simile. Per ora hanno ordinato l’evacuazione del personale non strettamente necessario alle ambasciate in Iraq, Bahrain e Kuwait e il rientro dei familiari del personale militare. La situazione è molto preoccupante, le parti non hanno limiti e non è assolutamente prevedibile quanto sarà intensa la natura di questo tremendo conflitto. Ovviamente la preoccupazione per le dimensioni che questo ennesimo episodio di conflitto in medio oriente possa avere lascia il mondo sconvolto.
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