Approvata la primissima TASSA vacanze: mettete piedi su questa spiaggia e partono1500 euro di ‘multa’ | Se vi state a casa fate prima
Arriva ufficialmente quella che i più già chiamano la Tassa Vacanze, una misura scioccante che ha fatto infuriare migliaia di italiani.
Altro che ombrellone e crema solare: quest’anno chi sogna il mare dovrà portarsi anche il portafoglio bello gonfio.
Mettere piede su questa spiaggia ti costa più di quanto avresti mai immaginato: ben 1500 euro che stanno scoraggiando tutti i visitatori abituali del posto.
Ma anche chi aveva deciso di passare lì le vacanze estive, farebbe bene a tirarsi indietro, visto che il prezzo da pagare per entrarci è molto salato.
Una sanzione automatica per chi accede alla spiaggia, ma tra le reazioni c’è già chi parla di una sorta di “rapina” verso chi vorrebbe solo godersi al meglio l’estate.
Se metti piede qui ti tocca sborsare 1500 euro
Confusi e arrabbiati i turisti, mentre le agenzie viaggi corrono ai ripari, ma sarebbe meglio starsene a casa? A conti fatti, tra pass digitali, multe salatissime e paranoie da videocontrollo, molti stanno rivalutando la comodità del terrazzo di casa. Almeno lì si possono mettere i piedi a mollo nel secchio senza rischiare l’esproprio.
La prima Tassa Vacanze è servita, e promette di diventare il caso più bollente dell’estate 2025. Sarà solo l’inizio di una nuova era in cui anche il sole…si paga a rate? Così il diritto al riposo al mare rischia di diventare un privilegio per pochi, mentre per molti resta la sfida di trovare un equilibrio tra desiderio di relax e severità dei prezzi.
Questa spiaggia ti costa caro
Si registra un vero e proprio boom dei prezzi per le vacanze estive in Italia: un trend che, per il 2025, raggiunge cifre da capogiro, soprattutto lungo le coste più rinomate. Non si tratta più soltanto di rincari di qualche decina di euro a notte, ma di aumenti che possono far lievitare il conto giornaliero fino a 1.500 € solo per un lettino e una tenda VIP in spiagge di lusso. L’onda rialzista dei prezzi coinvolge l’intero sistema turistico italiano, con punte massime in piena alta stagione, soprattutto ad agosto. Voli, traghetti, noleggi auto, ma soprattutto alberghi e servizi balneari costringono le famiglie a fare i conti con budget sempre più esigui.
Capofila tra le mete più costose, la Sardegna vede tariffe per l’hotel che superano i 3.000 € a settimana nelle località di punta come Costa Smeralda e Villasimius. Per l’ombrellone, i prezzi oscillano tra i 60 € e i 120 € al giorno, ma per una tenda VIP in strutture come il Phi Beach o il Lido di Cala Brandinchi non è raro arrivare a 1.500 € al giorno. Un capitolo a parte merita il trasporto marittimo: i biglietti dei traghetti per le isole minori e la Sardegna sono aumentati in media del 9,7 % rispetto all’estate scorsa. Le famiglie con auto a bordo si trovano a pagare fino a 400 € andata e ritorno, e i collegamenti in alta stagione registrano tariffe maggiorate fino al 20 % nei weekend di luglio e agosto. Assoutenti e Codacons hanno più volte denunciato rincari “non giustificati” e un sistema che rischia di escludere le famiglie a reddito medio‑basso dalle vacanze estive, spingendole a soggiorni più brevi o in località meno centrali.