Allarme toxoplasmosi, “in questa città italiana il rischio di prenderla è 3 volte più alto”: cittadini dovete fare attenzione

Allarme toxoplasmosi, "in questa città italiana il rischio di prenderla
Toxoplasmosi (freepik) – moralizzatore.it

Preoccupante aumento dei casi a in questa città, vi conviene trasferirvi altrove: ecco cosa sta succedendo.

Si tratta di un serio problema sanitario: in questa città, il rischio di contrarre la toxoplasmosi è superiore rispetto alla media nazionale.

Il dato ha acceso i riflettori su questa malattia parassitaria spesso sottovalutata, ma potenzialmente molto pericolosa, soprattutto per donne in gravidanza e persone immunodepresse.

Sono necessarie prudenza e informazione. La toxoplasmosi può essere evitata con semplici gesti quotidiani, ma serve maggiore consapevolezza.

Se abitate in questa città potreste essere più esposti al problema, quindi sarebbe opportuno optare per un cambiamento.

Qui puoi contrarre la toxoplasmosi

La toxoplasmosi è un’infezione causata dal parassita Toxoplasma gondii, presente comunemente nel terreno, nella carne cruda o poco cotta, nella frutta e verdura non lavate, e nelle feci dei gatti infetti. Sebbene molti adulti sani non sviluppino sintomi, il parassita può causare gravi complicazioni se contratto in gravidanza o da individui fragili.

In questa città, dunque il rischio è molto più elevato che in altre, e per evitarlo talvolta sono necessarie misure nette. Esistono raccomandazioni importanti per limitare il rischio di contagio, non si tratta di allarmismo ma chi vive in questa città è bene che conosca cause e rimedi.

Allarme toxoplasmosi, "in questa città italiana il rischio di prenderla
Toxoplasmosi test (freepik) – moralizzatore.it

Alti contagi in questa città

Nel 2021, l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati ufficiali dall’anagrafe felina italiana, è emerso un primato sorprendente: la città di Napoli guida la classifica con 80.740 gatti registrati, di cui 21.050 vivono in colonie feline. Numeri così elevati non solo riflettono l’affetto dei napoletani per i loro amici a quattro zampe, ma sollevano altresì interrogativi sulla salute pubblica, in particolare riguardo alla toxoplasmosi, una zoonosi diffusa tra i felini. Il dato complessivo pone Napoli saldamente al primo posto in Italia, con un bacino di felini che supera di gran lunga quello di altre grandi città come Roma e Milano. Le colonie feline, spesso gestite da volontari e associazioni, rappresentano circa il 26% del totale.

Le colonie feline sono gruppi di gatti randagi o semirandagi che vivono in aree urbane con la protezione e l’alimentazione garantita da volontari. A Napoli, grazie alla capillare rete di guardiani e alle politiche di sterilizzazione promosse dal Comune, molte colonie godono di buona salute e controllo sanitario.
Tuttavia, la concentrazione di numerosi individui in spazi ristretti può favorire la trasmissione di patologie infettive, tra le quali spicca la toxoplasmosi. I gatti, unici ospiti definitivi del parassita, ne espellono le oocisti con le feci, contaminando il terreno, l’acqua e talvolta gli alimenti. L’elevato numero di animali significa una maggiore quantità di oocisti potenzialmente presenti nell’ambiente urbano.