Ultim’ora sanità, c’è un’epidemia in Italia ma nessuno ne parla: se mangiate dolci Ve la beccate in men che non si dica

Ultim'ora sanità, c'è un'epidemia in Italia ma nessuno ne parla: se mangiate dolci
Ragazza che sta male per i tanti dolci (freepik) – moralizzatore.it

Se mangi tutti questi dolci l’epidemia coinvolgerà anche te in un attimo: non c’è da scherzare, le conseguenze sono letali.

Un’epidemia silenziosa si sta diffondendo nel Paese, ma i riflettori dell’informazione mainstream sembrano essere puntati altrove.

A fare da campanello d’allarme sono i medici di base e i professionisti della salute che, da settimane, segnalano un aumento insolito di casi legati a un disturbo.

Il consumo eccessivo di dolci potrebbe essere uno dei principali fattori scatenanti. Sempre più persone, anche giovani e in apparenza in salute, stanno manifestando sintomi imprecisati.

Per quante poche notizie vengano date, sembrerebbe quasi che si stia cercando di evitare un allarme generalizzato, anche per non intaccare un comparto industriale rilevante come quello alimentare e dolciario.

Se mangi dolci rischi l’epidemia

Ciò che mangiamo ha conseguenze molto più profonde di quanto immaginiamo. Spesso consideriamo l’alimentazione un gesto quotidiano, dettato dal gusto, dalla cultura o dall’abitudine. Tuttavia, ciò che scegliamo di mettere nel piatto ha effetti che vanno ben oltre la nostra salute personale: coinvolge l’ambiente, l’economia, la società e persino l’etica. Alimentarsi non è solo un atto biologico, ma anche una scelta che incide sul mondo.

Una dieta sbilanciata può causare malattie croniche, e in questo caso vere e proprie epidemie. Al contrario, un’alimentazione sana può prevenire molte patologie, migliorare la qualità della vita e ridurre la spesa sanitaria pubblica. La consapevolezza alimentare, quindi, ha effetti duraturi sulla salute individuale e collettiva. Gli esperti invitano alla prudenza: ridurre il consumo di zuccheri e ascoltare i segnali del proprio corpo.

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Ragazza che sta male per i tanti dolci (freepik) – moralizzatore.it

Non sottovalutare i sintomi

Il diabete è una malattia cronica sempre più diffusa a livello globale, che colpisce centinaia di milioni di persone e rappresenta oggi una delle principali sfide per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Negli ultimi decenni, l’incidenza e la prevalenza del diabete sono aumentate in modo esponenziale, riflettendo cambiamenti nello stile di vita, nella dieta e nei fattori socio-economici. Una crescita così rapida sottolinea l’urgenza di misure efficaci di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento. Il numero di adulti con diabete è aumentato da circa 422 milioni nel 2021 (stima OMS del 2019) a oltre 828 milioni nel 2022, includendo sia casi di tipo 1 sia di tipo 2, e si prevede che entro il 2045 il numero possa arrivare a oltre 783 milioni, con un incremento stimato del 46% rispetto al 2021.

La distribuzione geografica mostra disparità significative: nei Paesi a basso e medio reddito, la crescita del diabete è particolarmente marcata, mentre l’accesso alle cure rimane limitato. In molte aree dell’Africa sub-sahariana, ad esempio, solo il 5-10% delle persone affette riceve un trattamento adeguato, a causa dei costi elevati di insulina e farmaci per il controllo glicemico. Il diabete di tipo 2, che costituisce la maggior parte dei casi, è associato a molteplici fattori di rischio, come obesità e sovrappeso in quanto l’eccesso di tessuto adiposo favorisce l’insulino-resistenza. Ma anche una dieta non equilibrata, con consumi elevati di alimenti ricchi di zuccheri, grassi saturi e cibi ultra-processati incrementa il rischio di sviluppare diabete tipo 2, insieme a carenza di attività fisica che riduce la capacità delle cellule di utilizzare il glucosio, favorendo l’insorgenza di insulino-resistenza.