Il Paris Saint-Germain non solo vince, ma entra nella storia della calcio | L’Inter in imbarazzo

A Monaco il PSG vince 5-0 contro l’Inter indifesa, che si è disintegrata completamente, portando a termine la sua parabola discendente.
Il Paris Saint-Germain ha vissuto una serata magica, un red carpet da Oscar, vincendo contro l’Inter (5-0) la Champions League, dopo una finale da sogno a Monaco.
” Il PSG ha surclassato l’Inter con un punteggio storico “, ” un trionfo che porta l’impronta di Luis Enrique, la mente dietro questa ormai leggendaria squadra parigina”, scrive L’Équipe ad esempio.
Questo match è stato per i francesi un capolavoro che diventerà una leggenda e bisogna ammetterlo ha dato una lezione ai nerazzurri, già sfortunati finalisti nel 2023.
L’Inter è definitivamente crollata, già dal mese di marzo ha dimostrato di non essere in grado di reggere la competizione. Non è riuscita ad aggredire il PSG una delle squadre migliori d’Europa e con un stile di gioco e un controllo palla incredibile.
Monaco è la nuova Waterloo per l’Inter di Simone Inzaghi
Désiré Doué, 19 anni è l’autore di una doppietta e di un assist. A dire il vero tutta la squadra ha mostrato un gioco supercontrollato e un fortissimo desiderio di vincere. Un trionfo totale nella finale con uno scarto di cinque gol, per la prima volta nella storia della competizione, ha inferto un colpo fortissimo.
Il risultato è una delle più grandi vittorie nella storia di una finale. Un dato che riflette il successo della squadra di Luis Enrique. L’Inter di Inzaghi invece è stata debole, scoordinata incapace di mettere in difficoltà gli avversari. Questo deve far riflettere su questa rosa che è stata schiacciata sotto ogni punto di vista. L’Inter era inesistente. “Per fortuna l’Inter ha giocato in giallo. Il blu e il nero non sono stati macchiati, ma la gloriosa storia europea del club sì. Una tale umiliazione cancella i meriti di aver raggiunto la finale…”,citano alcuni media, arrabbiati con i giocatori e con l’allenatore Inzaghi.
Luis Enrique un allenatore preparato ed un papà pieno di cuore
Il tecnico spagnolo, che aveva già vinto la Champions alla guida del Barcellona, si era augurato di poter conquistare nuovamente il massimo torneo europeo per poter festeggiare come fece con Xana la sua bimba scomparsa tragicamente.
E per ricordarla, Luis, ha indossato la maglia in cui è raffigurata mentre pianta una bandiera sul campo della finale vinta, dieci anni fa: lui, Luis e lei, Xana, in versione cartoon. Stavolta con la bandiera del PSG, quella che Xana può piantare, spiritualmente insieme al suo amato papà.