Ultim’ora, “Vietato fare ‘acquisti’ in vacanza”: violate una legge PENALE | Dovete tornare a casa a mani vuote
Immaginate di pianificare la vacanza perfetta, di esplorare luoghi incantevoli e di voler portare a casa un ricordo speciale direttamente dalla terra che vi ha ospitato.
Ma cosa succederebbe se quel gesto innocente si trasformasse in un reato grave, con conseguenze inaspettate?
La libertà di viaggiare e scoprire si scontra con una realtà amara, una legge che molti ignorano, ma che può trasformare un souvenir in un’accusa penale.
Stiamo parlando di piccole, apparentemente insignificanti, azioni che possono costare caro.
Da oggi potreste essere costretti a rivedere le vostre abitudini da viaggiatori, perché il vostro prossimo ricordo potrebbe portarvi guai seri.
Niente souvenir
Tutti desiderano portarsi a casa un ricordo di un viaggio appena concluso, e non c’è nulla di male in questo, purché si agisca con consapevolezza. Soprattutto se si pensa di prendere un souvenir direttamente dal territorio, urbano o naturale, è fondamentale informarsi sui regolamenti e sulle leggi locali per evitare spiacevoli conseguenze. Rubare souvenir dalla natura o dal contesto urbano è una cattiva abitudine che accomuna turisti di tutto il mondo, causando problemi sia in Italia che all’estero. Il problema non sono solo gli atti più gravi, come gli episodi di vandalismo, ma anche quelle piccole e apparentemente innocue azioni che, alla lunga, compromettono il patrimonio delle zone turistiche. Quanti di noi hanno mai preso qualche sasso, delle conchiglie o una manciata di sabbia? Comportamenti di questo genere sono quasi sempre illegali e di conseguenza sanzionati, ma ciononostante continuano a ripetersi nella maggior parte dei viaggi.
Tra le città che più patiscono le incursioni dei turisti c’è Bruges, nel Belgio fiammingo, nota anche come la “Perla delle Fiandre” e patrimonio dell’UNESCO dal 2000. Tutta la città è ricca di meraviglie storiche e artistiche, con vicoli acciottolati caratteristici che donano un’atmosfera unica. I turisti, però, non si limitano ad ammirare il paesaggio: spesso decidono di portarsi a casa un pezzo di Bruges. Non si tratta di un eufemismo. Secondo l’assessore ai beni pubblici, vengono sottratti dai 50 ai 70 sampietrini ogni mese, e questa è una stima al ribasso, considerando la difficoltà di rintracciare per tempo le anomalie nei lunghi vicoli della città.
È illegale
Sassi, conchiglie, sabbia dovrebbero rimanere dove sono, senza alterazioni dell’habitat. Nella maggior parte dei casi anche piante e fiori vanno preservati, facendo attenzione soprattutto (ma non solo) alle aree protette. Oltre alle varie sanzioni economiche, che dipendono dal materiale raccolto, in Italia è perseguibile per furto chi si appropria di un bene pubblico senza autorizzazione (sabbia compresa).
Lo stesso vale per parti urbane, come la pavimentazione. Una regola che sarebbe bene tenere a mente anche quando si viaggia, optando per souvenir leciti: articoli pronti per l’acquisto, fotografie, dipinti e così via. Ricordate: il miglior ricordo di un viaggio è spesso quello che rimane intatto nel suo luogo d’origine e nella vostra memoria, non quello che finisce in valigia.