“Vogliamo farvi guadagnare 2mila euro in più”: buste paga pià ghiotte | Se siete in questa lista iniziate pure a saltare di gioia

Una buona notizia per milioni di lavoratori italiani: annunciata una misura che promette di far lievitare gli stipendi fino a 2.000 euro in più all’anno.
Un’iniziativa che punta a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e a dare maggiore fiducia al mercato interno. Ma attenzione: non tutti ne beneficeranno.
Solo alcune categorie specifiche rientrano nel piano. Siete tra i fortunati? La misura è già delineata nei suoi tratti principali.
Secondo le stime del Ministero dell’Economia, per chi rientra in questi parametri l’aumento netto potrebbe arrivare fino a 2.000 euro in più in busta paga.
Far guadagnare di più, per far ripartire davvero l’economia, dato che il costo della vita stia erodendo silenziosamente gli stipendi. Ma se non siete in lista?
Se sei in questa lista puoi avere 2000 euro
Costo della vita che sembra aumentare giorno per giorno, prezzi nei supermercati mai visti prima, bollette sempre in crescita: la fatica di riuscire a coprire tutto le spese si fa sentire, e non si vedono segnali di miglioramenti imminenti. In un simile contesto, servirebbe un aiuto concreto da parte dello Stato.
Ed è qui che si inserisce la nuova misura, che intende sostenere le difficoltà economiche conferendo un aumento nelle buste paga di chi rientra in questa lista. Se siete tra i lavoratori elencati, iniziate pure a saltare di gioia. Il 2025 potrebbe essere l’anno in cui il vostro portafoglio tornerà finalmente a sorridere.
Un aumento nelle nostre tasche
La Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024), intervenuta con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2024, ha confermato e stabilizzato per il triennio 2025–2027 i nuovi limiti di esenzione fiscale e contributiva dei fringe benefit erogati ai lavoratori dipendenti, chiariti nelle istruzioni operative della circolare n. 4/E del 16 maggio 2025 dell’Agenzia delle Entrate. I fringe benefit (o “benefici accessori”) sono emolumenti retributivi – beni o servizi – forniti dal datore di lavoro ai dipendenti in aggiunta alla normale retribuzione in denaro (es. auto aziendale, PC, telefonino, rimborso utenze, contributi su affitto o mutuo) e valutati ai fini fiscali secondo il “valore normale” previsto dal TUIR. Per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato € 1.000 esenti da IRPEF e contributi per tutti i lavoratori dipendenti, € 2.000 esenti per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.
Superata la soglia, l’intero ammontare dei benefit percepiti diventa imponibile ai fini IRPEF. Possono godere del limite elevato a € 2.000 i genitori lavoratori dipendenti con figli a carico, purché il reddito dei figli non superi i limiti stabiliti dall’art. 12 del TUIR: fino a 24 anni reddito ≤ € 4.000; oltre 24 anni reddito ≤ € 2.840,51. Questa condizione si applica anche se si percepisce l’Assegno Unico Universale. I genitori hanno stabilito un accordo per attribuire a uno solo la detrazione, e il figlio è considerato a carico nonostante il superamento dei limiti anagrafici standard. Per usufruire della soglia maggiorata, il dipendente deve presentare al datore di lavoro un’apposita autodichiarazione (dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000) contenente i codici fiscali dei figli fiscalmente a carico. Senza tale dichiarazione, il dipendente perde il diritto al limite elevato e torna automaticamente alla soglia ordinaria di € 258,23.