“Non mangiate questa verdura, è ‘velenosa’”: lanciato l’allarme rosso | File chilometriche negli ospedali per colpa sua

Verdura velenosa: l’allarme è stato lanciato, attenzione a quello che mettiamo nel piatto. Non sempre è la scelta giusta.
Mangiare verdura fa bene, ce lo sentiamo ripetere da tempo ormai. Ma siamo davvero sicuri che sia sempre così?
In un’epoca in cui tutti puntano a uno stile di vita più sano, non c’è tavola che non ospiti almeno un’insalatina, un contorno di stagione, una manciata di ortaggi. È la rivoluzione green, ma con qualche ombra.
Quello che molti non sanno è che anche una dieta sana come quelle raccomandate, con diverse porzioni giornaliere di frutta e verdura, può nascondere qualche pericolo. Soprattutto quando non sappiamo davvero cosa arriva nei nostri piatti.
Negli ultimi anni gli esperti hanno iniziato a lanciare segnali d’allarme. E a ben guardare, ci sono numeri che dovrebbero farci riflettere due volte prima di affondare la forchetta. L’allarme oggi riguarda la verdura, che contiene veleno. Un pericolo per la salute di quanti l’hanno acquistata.
Allarme: verdura velenosa
Infatti, se da una parte è vero che frutta e verdura sono fondamentali per la nostra salute – l’OMS ne consiglia almeno 600 grammi al giorno – dall’altra, diversi studi hanno dimostrato che una parte significativa delle verdure che consumiamo è contaminata da residui di pesticidi. Secondo “Stop pesticidi nel piatto”, un’indagine congiunta di Legambiente e Alce Nero e riportata da money.it, oltre il 40% degli alimenti analizzati nel 2024 conteneva tracce di fitofarmaci. Tra questi i peggiori risultati sono arrivati dalla frutta (74% di campioni contaminati), ma anche insalate, pomodori e peperoni hanno superato il 50%.
E non è tutto. A livello europeo, la ricerca “Toxic Harvest” ha rivelato un dato ancora più allarmante: la presenza crescente di PFAS, i cosiddetti “pesticidi eterni”, nelle coltivazioni. In Italia, la contaminazione da PFAS tra il 2011 e il 2021 è aumentata del 536% (contro una media europea del 292%). Nel solo 2021, il 7% dei campioni italiani analizzati conteneva almeno un PFAS. Ma qual è la verdura più contaminata in assoluto?
Attenzione a quello che metti nel piatto
A sorpresa, il cetriolo conquista il primo posto con un 34% di campioni contaminati. Seguono sedano (24%) e ancora una volta i peperoni (14%), che si confermano tra gli ortaggi più a rischio anche secondo lo studio italiano.
Questo ovviamente non significa dover rinunciare a frutta e verdura, ma diventa fondamentale scegliere bene, preferendo filiere tracciabili, prodotti biologici certificati e, se possibile, coltivazioni locali a basso impatto. Perché la salute passa anche da ciò che non vediamo nel nostro piatto. E il vero veleno, spesso, è invisibile.