Agenzia delle entrate, “Da oggi ci pagate 129,11 tutti” | Introdotta la TASSA 730, iniziate a preparare i bonifici

Agenzia delle Entrate (Fonte web) - moralizzatore.it
Agenzia delle Entrate (Fonte web) – moralizzatore.it

Un annuncio inaspettato dall’Agenzia delle Entrate sta per scuotere le vostre certezze sul rimborso delle tasse.

Siete abituati a pensare che, presentando il 730 e indicando spese detraibili come quelle sanitarie, un rimborso sia garantito?

Per molti, quelle cifre non torneranno nelle vostre tasche. Anzi, in alcuni casi, si parla di una vera e propria “tassa” implicita che annulla ogni beneficio.

Questo significa che, anche se avete speso per la salute, potreste non vedere un centesimo indietro.

Iniziate a preparare i bonifici, perché il Fisco ha introdotto una nuova realtà che potrebbe lasciarvi a bocca asciutta.

Preparati a pagare

Dal 15 maggio i contribuenti possono inoltrare il modello 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate. Lo stesso ente, difatti, aveva reso disponibile il documento il 30 aprile e, dopo due settimane in cui è stato possibile solo consultare il modello, ora è possibile provvedere con le modifiche o le integrazioni del caso ed inviarlo. Alcuni contribuenti hanno già effettuato la procedura in autonomia o affidandosi a un intermediario abilitato, come commercialisti, Caf e patronati. Questo consentirà di ricevere il rimborso derivante dalla dichiarazione dei redditi già durante il mese di luglio per i lavoratori dipendenti e tra agosto e settembre per i pensionati. Non tutti, però, saranno destinatari del rimborso.

L’Agenzia delle Entrate, lo scorso 30 aprile, ha reso fruibile il modello 730 precompilato che dal 15 maggio può essere modificato o integrato per procedere con l’invio al Fisco. Inoltrando il documento a maggio, i lavoratori dipendenti riceveranno il rimborso già a luglio, mentre i pensionati tra agosto e settembre. Come abbiamo già accennato, però, non tutti i contribuenti riceveranno il rimborso in questione anche se hanno sostenuto delle spese detraibili, come ad esempio quelle sanitarie che danno diritto al recupero del 19% per l’importo eccedente 129,11 euro. Il rimborso non spetta, nel dettaglio, ai cosiddetti incapienti, ossia coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni: imposta lorda inferiore alle detrazioni; reddito imponibile basso che non permette l’accesso delle detrazioni spettanti.

Delusione busta paga (Shutterstock) - moralizzatore.it
Delusione busta paga (Shutterstock) – moralizzatore.it

Ecco cosa succede

Gli incapienti, dunque, non hanno diritto a portare in detrazione le spese, dato che non si possono sottrarre detrazioni per le imposte che non si versano. I contribuenti che guadagnano sino a un massimo di 8.500 euro, le imposte sui redditi non sono dovute, considerando che vengono azzerate dalle detrazioni per i redditi da lavoro o da pensione. Non essendoci, dunque, il versamento, il soggetto in questione non potrà portare in detrazione nessuna spesa, sempre per quanto detto prima.

Inoltre, è necessario sapere che questi contribuenti non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi nel caso in cui i redditi, derivanti da pensione o da lavoro dipendente, siano erogati da un unico sostituto d’imposta. Potrebbe essere conveniente, invece, presentare la dichiarazione dei redditi per i lavoratori che, anche se non hanno raggiunto la soglia degli 8.500 euro, hanno effettuato ritenute d’acconto. Se quest’ultima non era dovuta per incapienza, si può recuperare interamente.