Ultim’ora banca, “Abbiamo regalato 46mila euro a questa correntista”: se premi qui li regalano anche a te

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Sportello banca (foto di MART PRODUCTION da pexels) – moralizzatore.it

Una banca che regala soldi è una notizia che ha dell’incredibile, ma è un’eventualità che potrebbe accadere anche a te.

Si è mai sentito di una banca che regala soldi? Solitamente questa è una di quelle realtà che vengono guardate con sospetto, utilizzata perché serve ma che se si potesse, se ne farebbe a meno. Troppe spese, troppe  carte, fastidi. E per alcuni anche troppi rischi.

Ma cosa succederebbe se un giorno scoprissi che il tuo conto bancario ha ricevuto un regalo inaspettato? Una somma consistente che ti permette di fare tutto ciò che hai sempre desiderato? Una fortuna che si materializza in un attimo, senza preavviso.

La notizia è che se agisci in fretta, puoi anche tu beneficiare di un regalo simile. E 46mila euro non sono bruscolini.

Ma, come spesso accade, a volte la realtà supera la fantasia. Perché se da un lato sembra che la banca stia facendo un grande favore, dall’altro c’è una verità che nessuno si aspettava. Scopriamo cosa succede.

La banca regala 46.000 euro

Dietro questo “regalo” inaspettato si nasconde una storia ben diversa, e decisamente più complessa. Una storia che ha coinvolto una  correntista e che viene raccontata da ilpiacenza.it.

La donna ha perso tutti i suoi risparmi, ben 46mila euro, a causa di un inganno. Un messaggio, una telefonata, e nel giro di 48 ore si è trovata con il conto svuotato. Ma c’è di più: la banca ha rifiutato  di rimborsare il danno, nonostante fosse evidente che il sistema di sicurezza sia stato eluso. In pratica: sono stati regalati 46mila euro ad un’altra persona.

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Operazione bancaria (Foto di Firmbee da Pixabay) – moralizzatore.it

Anche a te potrebbe succedere

Con l’assistenza dello sportello di Confconsumatori di Piacenza però la correntista ha presentato un ricorso all’Arbitro bancario e finanziario della Banca d’Italia. La sua battaglia legale ha portato a una sorprendente vittoria: la banca ha restituito l’intera somma. La truffa  di cui parliamo  si è svolta tramite un sofisticato sistema di smishing (SMS-spoofing) e chiamate da falsi operatori. Nonostante la donna non avesse ceduto a nessuna richiesta, i truffatori sono riusciti comunque a svuotarle il conto attraverso operazioni non autorizzate.

In effetti, la banca non ha atteso nemmeno la decisione finale dell’arbitro e ha preferito restituire la somma, forse per evitare di dover pagare un danno ancora maggiore. Del resto, come riporta sempre il sito citato, l’avvocato Margherita Bonanno dell’associazione chiamata a difenderla, “ha contestato alla banca non solo l’assoluta carenza di sistemi antifrode […] ma anche l’assoluta assenza di una prevenzione del rischio riciclaggio”. Perché tutte quelle operazioni verso lo stesso beneficiario, per quanto di importo basso ma che arrivano alla somma di 46mila euro “avrebbero dovuto far scattare l’allarme del sistema antiriciclaggio della stessa banca”.