Morte a Venezia | Una ragazza di 17 anni cade in acqua e resta incastrata nell’elica di un catamarano

Anna Chiti
La tragica morte di Anna Chiti – Instagram – Moralizzatore.it

Un incidente sul lavoro gravissimo e una giovane di soli 17 anni ha perso la vita. Le indagini sono doverose per fare chiarezza.

Una morte tremenda per la giovane ragazza che era al suo primo giorno di lavoro.

Una ragazza di 17 anni è morta sul lavoro nel tardo pomeriggio di sabato 17 maggio a Venezia, dopo essere caduta in acqua da un catamarano, rimanendo agganciata a una cima incastrata nell’elica.

Si tratta di Anna Chiti, studentessa di Treviso dell’Istituto nautico del capoluogo veneto. Era, come già detto, al suo primo giorno di lavoro con l’equipaggio dell’imbarcazione.

Secondo una prima ricostruzione, durante la fase di ormeggio la ragazza è rimasta agganciata a una cima e poi, forse a causa di un’onda, ha perso l’equilibrio finendo in acqua e sbattendo la testa.

La dinamica dell’incidente di Anna Chiti

A dare l’allarme sono stati dei passanti. Grazie a loro sono arrivati sul posto i Vigili del fuoco, con i sommozzatori del reparto volo a bordo dell’elicottero Drago 160.

Uno di loro si è repentinamente immerso in acqua, riuscendo a liberare la ragazza, poi affidata ai sanitari del Servizio di emergenza e urgenza per la rianimazione. I tentativi di salvarla però sono stati inutili. La ragazza è deceduta, da quanto è trapelato, per una profonda ferita alla testa.

La morte di Anna Chiti
Anna Chiti morta nelle acque di Venezia – Wikipedia – Moralizzatore.it

Indagini doverose

Quando si è verificato l’incidente, sul catamarano si stava svolgendo una festa organizzata da una comitiva di ragazzi. Il primo ad accorgersi della caduta della ragazza è stato il comandante della barca, che si è tuffato nel tentativo di aiutarla, ma non è riuscito a liberarla dalla corda in cui si era impigliata. Secondo quanto è trapelato bisogna capire come sia possibile che al primo giorno  lavorativo un compito così complesso durante la manovra di attracco sia stato affidato ad una ragazza inesperta. Per tale motivo la Capitaneria di porto di Venezia ha ritenuto doveroso aprire un’indagine.

Michelangelo Lamonica, preside della scuola che hanno frequentava, ha espresso tutto il cordoglio nei confronti della ragazza. Ha ricordato Anna Chiti come “una ragazza piena di vita, appassionata che oltre ad avere buoni voti si impegnava anche in attività peer to peer con gli studenti più piccoli, per aiutarli nelle materia in cui avevano difficoltà”. La giovane frequentava i corsi dell’indirizzo ‘trasporti e logistica e conduzione del mezzo marino e fra un anno avrebbe terminato il suo corso di studi, diventando allievo ufficiale di coperta’.