Ufficiale, “non fare il bagno qui”: è nascosto sul fondale | La scoperta ha fatto tremare tutti gli studiosi

SOS mare
Non fare il bagno qui (pexels) – Moralizzatore.it

Evita di immergerti in queste acque, il pericolo è in agguato e potresti finire in guai seri. Allarme diramato con urgenza.

L’estate è sempre più vicina e tutti non vediamo l’ora di farci un bel bagno rinfrescante e godere dei raggi del sotto distesi sul nostro asciugamano.

Tuttavia, il mare nasconde delle insidie anche piuttosto pericolose che potrebbero mettere in serio pericolo la vita di chi è troppo avventato.

Il mare ha sempre affascinato l’uomo, fin dai tempi più antichi, e il desiderio di esplorarlo e andare oltre l’orizzonte è forte per molti di noi.

Il suo affascino, però, può abbagliare troppo e non farci rendere conto dei pericoli che cela sotto la sua superficie. Adesso è scattato l’allarme di non fare il bagno qui, perché si tratta di un luogo altamente sconsigliato.

Acque minacciose

Non sempre il mare è sinonimo di tranquillità e freschezza, dal momento che non è raro imbattersi in spiacevoli sorprese marine. In una determinata zona, le acque all’apparenza cristalline nascondono un qualcosa che potrebbe sconvolgere la vita di tutti gli abitanti presenti sulla Terra (sia ora che in futuro).

Parliamo di un qualcosa perché, questa volta, non si tratta di una creatura marina mai vista prima o altamente minacciosa. Infatti stiamo parlando di un fenomeno mai visto prima che potrebbe rivoluzionare il mondo scientifico cambiando radicalmente la realtà così come la conosciamo oggi. C’è qualcosa sul fondale marino della California che ancora non è stato compreso al 100%.

Attenzione al fondale
Presenza poco nota (pexels) – Moralizzatore.it

Futuro stravolto

Come riportato da meteoweb.eu, la costa centrale della California nasconde un segreto che per decenni ha fatto scervellare gli scienziati. Il fondale marino della zona è costellato da una sorta di giganteschi crateri che occupano circa 1.300 km² della superficie totale con una profondità che arriva fino a 5 metri. Questi buchi, chiamati pockmarks, sono sempre stati associati a delle fuoriuscite di bolle di metano dal sottosuolo marino. Tuttavia, un recente studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research: Earth Surface ha cambiato le carte in tavola.

Il gruppo di ricerca, composto da esperti del Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI), dello U.S. Geological Survey (USGS) e della Stanford University, hanno scoperto che non c’è nessuna traccia di gas. Questi cerchi si sarebbero formati con degli antichi flussi gravitazionali di sedimenti, ovvero una specie di valanghe sottomarine dove fango, sabbia e detriti hanno spostato enormi quantità di materiali. Secondo lo studio, alcuni fenomeni di questo tipi risalgono anche a 280.000 anni fa. L’assenza del metano ha afforzato l’ipotesi per un’energia rinnovabile offshore, in modo tale da ridurre drasticamente le emissioni di CO2 sperando in un futuro più green.