Agenzia delle entrate, “Entro giugno dovete darci 1.022 euro” | Se non lo fate vi portano via tutto
Una nuova comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate mette in allerta i contribuenti italiani: devi pagare questa somma entro giugno.
Entro giugno 2025, molti cittadini si troveranno a dover versare esattamente 1.022 euro all’erario, pena l’attivazione immediata di procedure esecutive.
Queste ultime, secondo quanto indicato, potrebbero portare al pignoramento di beni, conti correnti e stipendi.
Le conseguenze per chi ignora l’avviso infatti, sono piuttosto serie e l’intervento può arrivare anche senza preavviso, specialmente se il contribuente ha già ricevuto solleciti.
Si consiglia di verificare immediatamente la propria posizione fiscale attraverso il cassetto fiscale online o rivolgendosi a un CAF o commercialista di fiducia.
Paga entro giugno o perdi tutto
C’è ovviamente chi accusa l’Agenzia delle Entrate di voler fare cassa sui cittadini, ma una cosa però è certa: ignorare l’avviso potrebbe costare caro, molto più di quei 1.022 euro. Nonostante tutte le tasse da pagare, non c’è un momento di tregua per chi deve sostenere ogni giorno spese non indifferenti.
Per molti una tale cifra non sarà così estrema, ma grava sulle tasche di chi con fatica arriva alla fine del mese, considerando che converrebbe iniziare a mettere da parte un po’ di soldi a partire da questi giorni. In questo modo si evita di farsi trovare completamente impreparati e costretti a versare tutto di punto in bianco.
1.022 euro: una somma che pesa
Giugno si avvicina e con esso anche uno degli appuntamenti fiscali più temuti dagli italiani: il pagamento dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica. L’Agenzia delle Entrate ha già lanciato l’allarme: entro il 17 giugno 2025, la scadenza ufficiale quest’anno cade il 16, ma essendo domenica slitta al lunedì, milioni di contribuenti dovranno versare in media 1.022 euro per essere in regola con il fisco. L’IMU non è dovuta sulla prima casa, a meno che non si tratti di un immobile di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9). Devono invece pagare i proprietari di seconde case, chi possiede immobili in affitto, chi ha negozi, uffici, capannoni o terreni agricoli, chi ha l’usufrutto o altri diritti reali sull’immobile.
L’importo medio dell’IMU in Italia si attesta attorno ai 1.022 euro all’anno, divisi generalmente in due rate: una a giugno e una a dicembre. La cifra, ovviamente, varia a seconda del Comune, della rendita catastale e dell’aliquota decisa localmente. Nelle grandi città come Roma, Milano, Bologna o Firenze, si superano facilmente i 1.500-2.000 euro annui per le seconde case. In molti casi, il carico fiscale è diventato insostenibile per piccoli proprietari, pensionati o famiglie che possiedono un immobile ereditato. L’Agenzia delle Entrate è chiara: chi non paga l’IMU rischia grosso, come una sanzione del 30% sull’importo dovuto, oltre agli interessi di mora. Se dopo i solleciti non si regolarizza la posizione, parte la procedura di riscossione da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione e nei casi più gravi, si può arrivare al pignoramento del conto corrente o addirittura dell’immobile stesso.