Lo mangi e finisci in codice rosso al pronto soccorso, sembra innocuo ma è letale: contiene un veleno pericolosissimo
C’è un alimento che anche se molto pregiato, è letale: se lo mangi puoi finire direttamente al pronto soccorso. Meglio fare attenzione.
Può sembrare strano ma ci sono alimenti che se non preparati nel modo corretto, diventano veri e propri pericoli per la salute. Non stiamo parlando di intolleranze o allergie, ma di piatti che, pur apparendo prelibati e sofisticati, nascondono un rischio potenzialmente letale. E alcuni di questi vengono ancora serviti in ristoranti rinomati.
In un mondo dove il cibo è spesso sinonimo di scoperta, esperienze e sperimentazione, può succedere che la curiosità superi il buon senso. Alcuni piatti sono diventati famosi proprio per il brivido che offrono: non solo al palato, ma anche al cuore, nel senso più letterale del termine. Quando si parla di “piatto da cardiopalma”, in questo caso non scherziamo affatto.
Non è raro infatti che qualcuno finisca in pronto soccorso dopo aver consumato una pietanza apparentemente innocua. I sintomi sono improvvisi e violenti: intorpidimento, difficoltà respiratorie, e nei casi peggiori, una paralisi che può portare al soffocamento. Il tutto mentre la persona resta pienamente cosciente. Sembra un film horror, ma è così che accade.
Ma allora perché rischiare? Perché servire qualcosa di tanto pericoloso? La risposta non è semplice. C’entra la cultura, la tradizione, ma anche il fascino dell’estremo. Questo alimento è buono ma letale. Di cosa si tratta?
Se lo mangi finisci in ospedale
Mentre da noi il consumo di certi ingredienti è rigidamente vietato, in altri Paesi è regolamentato con precisione chirurgica, e affidato solo a professionisti altamente specializzati. Stiamo parlando di un pesce straordinario, tanto delicato quanto insidioso.
Viene preparato solo da chef autorizzati, che seguono corsi di formazione lunghi anni. Il motivo? Una parte di questo pesce contiene una tossina tra le più potenti esistenti in natura. Una quantità infinitesimale basta per causare danni gravissimi, se non addirittura la morte.
L’aspetto è innocuo, ma è letale
L’aspetto, una volta preparato, è raffinato, e il gusto molto apprezzato. Ma le autorità sanitarie impongono protocolli rigidissimi. Basti pensare che le parti velenose devono essere smaltite in contenitori sigillati, direttamente agli inceneritori.
Parliamo del fugu, meglio noto come pesce palla. In Italia è vietato dal 1992, e in tutta l’Unione Europea non è consentito dal 2014. Eppure, in Giappone resta una vera prelibatezza. Il veleno, chiamato tetrodotossina, si concentra soprattutto in alcune parti del corpo come il fegato, le ovaie e la pelle. Se anche solo una minima quantità resta nel piatto, le conseguenze possono essere fatali. Curiosamente, il fugu non nasce velenoso: è la sua dieta a renderlo tale, composta da piccoli crostacei e molluschi tossici che trasferiscono nel suo organismo la temibile sostanza. Esistono infatti dei fugu allevati in cattività che in teoria non sono velenosi. Ma la cautela è sempre d’obbligo e vengono trattati allo stesso modo di quelli selvatici.