Meloni granitica sulle sue posizioni - Wikipedia - Moralizzatore.it
Nel suo intervento al question time Giorgia Meloni cerca sempre di presentare un’immagine di solidità e coerenza del governo.
Giorgia Meloni durante i question time appare sempre granitica, per fornire un immagine marmorea e coerente con le sue ideologie.
Cerca sempre di mostrare i risultati ottenuti e nega sempre le accuse dell’opposizione su alcune scelte controverse, dalla politica economica alla gestione dell’immigrazione.
La presidente del Consiglio è convinta che mantenere l’impegno preso dall’Italia in ambito NATO, e di portare le spese in difesa a un valore pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo (PIL) entro quest’anno sia fondamentale.
Secondo Meloni, raggiungere questo obiettivo è una questione di credibilità internazionale perché «la libertà ha un prezzo» e «se fai pagare a qualcun altro la tua sicurezza, devi sapere che non sarai tu a decidere pienamente del tuo destino» aveva già detto in Senato.
Meloni non nega mai che i partiti di maggioranza vogliono portare avanti le riforme promesse, compreso il “premierato” (ossia l’elezione diretta del presidente del Consiglio), e conferma ogni volta la sua disponibilità a introdurre le preferenze in un’eventuale riforma della legge elettorale.
Anche in ambito economico, di investimenti e politica estera, è sempre ferma sulla azioni che ha intrapreso. Se le viene contestata una eccessiva vicinanza agli Stati Uniti e al presidente Donald Trump, per lei l’Italia agisce nel proprio interesse nazionale e che gli impegni assunti non sono stati imposti dall’amministrazione statunitense.
La premier sul tema della sanità pubblica e delle liste d’attesa, attribuisce parte delle difficoltà attuali alle regioni. In più occasioni si è dimostrata sicura sulle risorse stanziate. Per lei non può essere considerato il governo l’unico responsabile di un problema che, nella pratica, viene gestito a livello regionale.
La presidente del consiglio è anche più che convinta che ci sia un calo degli sbarchi registrato nel 2024 rispetto al 2023. Questo sarebbe avvenuto grazie a una strategia che comprende accordi con i Paesi africani. Sui centri per migranti costruiti in Albania, per il governo la critica deve essere mossa in modo pugnace ai magistrati. Questo perché in moltissime occasioni il governo dice che solo la magistratura ha il potere di rendere celeri i rimpatri. In realtà li avrebbero bloccati, con la scusa che tra i migranti trattenuti ci siano persone accusate di reati gravi e che quindi non si può usufruire del meccanismo voluto dal governo.
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