Smartphone, “se avete spesso il silenzioso rischiate questa patologia”: la connessione con il cervello è strettissima

Chi lo usa così non sa cosa fa
Il cellulare e la nostra dipendenza – pexel – moralizzatore.it

L’abitudine di impostare il telefono su silenzioso ti può provocare questo. Impensabile, eppure è così

La tecnologia ha completamente trasformato la nostra vita quotidiana. Uno degli strumenti che meglio rappresenta questa rivoluzione è senza dubbio il telefono cellulare.

Se all’inizio era poco più di un dispositivo utile per fare chiamate o inviare messaggi, oggi il cellulare è diventato un vero e proprio prolungamento del nostro corpo, uno strumento multifunzione capace di gestire ogni aspetto della nostra esistenza.

L’evoluzione è stata rapida e continua. Da oggetti ingombranti e con funzioni limitate, siamo passati a smartphone sempre più sottili, potenti e intelligenti, capaci di scattare foto in alta definizione, farci navigare sul web, lavorare, comunicare in tempo reale con il mondo intero e persino pagare al supermercato.

Oggi utilizziamo il telefono per svegliarci la mattina, leggere le notizie, ascoltare musica, guardare video, chattare con amici e familiari, orientarci con le mappe, prenotare visite mediche, fare acquisti online e molto altro ancora.

Utilità e dipendenza

È diventato il nostro archivio di ricordi, la nostra agenda, il nostro ufficio portatile. In un solo oggetto si concentrano centinaia di funzioni che fino a qualche anno fa erano svolte da dispositivi separati. È innegabile che tutto questo abbia reso la vita più semplice, più veloce e, in molti casi, più efficiente.

Ma come spesso accade con ogni grande conquista tecnologica, anche il cellulare porta con sé un rovescio della medaglia. Se da un lato ci rende più connessi e produttivi, dall’altro ci lega a una sorta di dipendenza difficile da spezzare. È sempre acceso, sempre a portata di mano, e spesso finiamo per controllarlo centinaia di volte al giorno senza nemmeno accorgercene.

Le notifiche continue, i suoni, le vibrazioni creano una costante sollecitazione alla nostra attenzione, che può generare ansia, distrazione e stress. La pressione di dover rispondere subito a ogni messaggio, di non poter mai davvero staccare, è diventata una realtà condivisa da milioni di persone.

Togli la suoneria e succede questo
Come vive chi non ha la suoneria – pexel – moralizzatore.it

Quello che succede a chi usa il silenzioso

Alcune ricerche suggeriscono che chi tiene il telefono costantemente in modalità silenziosa tende a manifestare alcuni tratti psicologici particolari. Innanzitutto, queste persone mostrano un maggiore bisogno di tranquillità e autonomia, e cercano consapevolmente di ridurre il numero di stimoli esterni che ricevono durante la giornata. Chi disattiva le notifiche sonore sembra più propenso a gestire il proprio tempo con maggiore calma, a concentrarsi meglio su ciò che sta facendo, e a non farsi travolgere dalla frenesia digitale.

L’articolo evidenzia anche che coloro che tengono il cellulare silenziato sperimentano livelli più bassi di stress, sono generalmente più attenti all’equilibrio tra vita privata e lavoro, e cercano di ritagliarsi momenti di vera disconnessione, fondamentali per la salute mentale. Inoltre, questa abitudine sembra essere associata a una maggiore capacità di introspezione e a una personalità più riflessiva. Non si tratta di disinteresse verso la tecnologia, ma di un uso più consapevole e selettivo. In un mondo dove essere reperibili in ogni istante è la norma, chi sceglie il silenzio dimostra una volontà di rallentare e di tornare, almeno per qualche ora al giorno, padrone del proprio tempo.