“Diamo 760 euro a chi mette una crocetta qui”: vi dovete muovere, l’offerta sta per scadere | Basta andare al Caf e chiedere i soldi

"Diamo 760 euro a chi mette una crocetta qui": vi dovete muovere, l'offerta sta per scadere
Ragazzo che compila il modulo (freepik) – moralizzatore.it

Mancano pochissimi giorni alla scadenza di una misura che mette a disposizione 760 euro per i cittadini che compilano e presentano un semplice modulo.

Approfitta di questa offerta, avrai subito a disposizione 760 euro, basta apporre una crocetta in una delle caselle dedicate e poi chiedere i soldi al CAF.

L’iniziativa prevede come unico requisito, infatti, di presentarsi presso uno dei centri di assistenza fiscale convenzionati.

Si è voluto semplificare al massimo le procedure, il CAF si occupa di tutte le verifiche. Se vuoi ricevere i tuoi soldi ti conviene fare in fretta.

In questo modo i soldi ti verranno immediatamente accreditati a partire dalla data di compilazione. Quando si tratta di queste offerte, non bisogna aspettare neppure un giorno.

Perché correre ai CAF adesso

Nonostante la procedura sia snella, i termini sono stringenti. Dopo la scadenza dell’offerta non sarà più possibile presentare alcuna domanda, né chiedere proroghe. Per questo si invitano tutti i cittadini interessati a non rimandare, l’impiego dei fondi è veramente capillare, ma non infinito. Già nella prima settimana sono state presentate tantissime richieste.

Se da un lato il personale del CAF viene potenziato per accogliere tutti i cittadini possibili, resta in ogni caso consigliabile recarsi in orari meno affollati o prendere appuntamento online, ove previsto, verificando l’orario di apertura del tuo CAF di fiducia; molti offrono sportelli serali o il sabato mattina. In un periodo in cui il costo della vita rimane elevato, 760 euro posson fare la differenza per molte famiglie: pagare utenze arretrate, acquistare materiali scolastici o semplicemente integrare il budget mensile.

"Diamo 760 euro a chi mette una crocetta qui": vi dovete muovere, l'offerta sta per scadere
Compilare modulo (freepik) – moralizzatore.it

Compila subito il modulo: basta una crocetta

Grazie a questa agevolazione chi acquista, costruisce o ristruttura la propria abitazione principale può detrarre il 19% degli interessi passivi pagati sul mutuo, fino a un importo massimo di 4.000 € di spese. In pratica, il contribuente recupera fino a 760 € all’anno dall’IRPEF (19% di 4.000 €). L’agevolazione si richiede compilando la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi PF) e dipende dal rispetto di specifici requisiti. Per ottenere la detrazione, bisogna inserire le spese per gli interessi passivi del mutuo nella propria dichiarazione dei redditi. Nel Modello 730 dipendenti/pensionati o nel Modello Redditi PF, liberi professionisti e altri contribuenti si compila la sezione dedicata agli Oneri e spese. In particolare, gli interessi passivi e gli oneri accessori pagati per il mutuo “prima casa” vanno indicati nel Quadro E, rigo E7. È importante inserire gli importi effettivamente pagati nell’anno di imposta (criterio di cassa). Nel Quadro E – Rigo E7 si annotano gli interessi passivi e gli oneri accessori come commissioni, spese notarili legate al mutuo, ecc. sostenuti nel periodo d’imposta per il finanziamento della prima casa.

La detrazione spetta al 19% degli interessi inseriti, fino a un tetto di 4.000 € di interessi ciò significa che il massimo risparmio annuo è di 760 € (19% di 4.000 €). Oltre agli interessi, sono detraibili certi costi collegati al mutuo, non si detrae invece, ad esempio, l’assicurazione dell’immobile o le imposte di trasferimento. L’istituto di credito rilascia ogni anno la documentazione con gli interessi pagati, che conviene conservare e riportarne gli importi in dichiarazione. Seguendo queste indicazioni, il software della dichiarazione calcola automaticamente la detrazione spettante, che si traduce in un credito d’imposta di 19 centesimi per ogni euro di interessi versato. Il mutuo deve finanziare un immobile che diventerà l’abitazione principale del contribuente o di un suo familiare, cioè chi richiede la detrazione deve essere contemporaneamente mutuatario e proprietario dell’immobile e l’acquisto dell’immobile deve avvenire nell’anno precedente o successivo alla stipula del mutuo. Se il mutuo è intestato a più persone, ciascun mutuatario può detrarre la quota di interessi corrispondente alla propria percentuale di debito.