“Cittadini, avete 22 kg di oro in casa”: se siete in questa lista avete fatto Bingo | Tutti i nominativi
Anche tu potresti essere tra i fortunati ad avere ben 22 chili di oro in casa. C’è una lista ben precisa, ti conviene controllare.
Non tutti sanno che potrebbero avere in casa una risorsa preziosa, una fortuna nascosta che non solo non vedono, ma nemmeno sospettano di possedere.
Un oro che non luccica come quello nelle vetrine. Non si tratta di lingotti né di gioielli scintillanti, ma di piccoli oggetti per l’ uso quotidiano.
Gli esperti sono chiari: stiamo letteralmente buttando via oro senza rendercene conto. Mentre ci liberiamo di vecchi oggetti, dimentichiamo che, tra le cose che consideriamo inutili, si nasconde una risorsa che potrebbe valere una fortuna.
Cosa significa? La verità è che l’oro, un metallo che molti pensano di trovare solo nei giacimenti minerari, è in realtà presente in molti degli oggetti che usiamo ogni giorno. E spesso li gettiamo come fossero semplici rifiuti.
Oro in casa: dove trovarlo
Se da una parte i giacimenti naturali di oro sono in gran parte esauriti, dall’altra parte questo metallo prezioso continua ad essere utilizzato in una varietà di prodotti di uso quotidiano, dai più moderni ai più datati. Quasi tutti abbiamo in casa qualcosa che potrebbe contenerne piccole quantità, eppure pochi sanno che lo stiamo sprecando.
Quando pensiamo all’oro infatti ci vengono in mente anelli, collane o lingotti. Ma forse non sai che è anche presente in oggetti che usiamo più di frequente, perché è apprezzato non solo per la sua bellezza, ma anche per le sue incredibili proprietà, come la resistenza alla corrosione e la capacità di condurre l’elettricità. Quindi, dove trovarlo? E soprattutto, come recuperarlo?
Dove si nasconde il metallo prezioso
Come fa sapere anche modenavoltapagina.it, i ricercatori dell’Istituto Tecnologico ETH di Zurigo hanno scoperto un modo ecologico per recuperare l’oro dalle schede madri dei computer, usando un ingrediente sorprendente: il siero di latte, un prodotto derivato dalla produzione del formaggio. In pratica, dopo aver dissolto in acido le parti metalliche delle schede madri e mescolate con il siero di latte, le fibre proteiche si legano agli ioni d’oro. Con questo sistema, da 20 schede madri usate hanno ottenuto una pepita da 450 milligrammi di oro a 22 carati. Ma dove possiamo trovarlo?
In diversi dispositivi elettronici come vecchi cellulari, computer e schede madri, ma anche in alcune otturazioni dentali, che sono spesso fatte con leghe d’oro, e persino alcuni cosmetici sembrano contenere tracce di questo metallo.