Acqua contaminata - Pixabay - Moralizzatore.it
E’ stato pubblicato uno studio francese sulla qualità dell’acqua e dice delle cose molto preoccupanti per tutti.
Un nuovo studio intitolato “Migliaia di persone bevono acqua che causa il cancro”, pubblicato da Gaspard Lemaire , che ha effettuato test per il suo dottorato di ricerca, ha diffuso notizie sconvolgenti sullo stato delle reti idriche francesi.
A quanto pare, nell’acqua del rubinetto che molti francesi bevono c’è una sostanza nociva chiamata cloruro di vinile monomero (CVM), una sostanza che può causare il cancro.
Questo è piuttosto allarmante, perché indica un problema di salute pubblica in corso che colpisce centinaia di migliaia di persone.
Questi risultati sono importantissimi per proteggere le persone da un’esposizione nociva a qualcosa che potrebbe farli ammalare.
Lo studio ha rilevato che circa 600.000 persone in tutta la Francia sono inconsapevolmente esposte a questa sostanza nociva attraverso l’acqua del rubinetto. La maggior parte delle agenzie sanitarie regionali nelle aree metropolitane ha raccolto dati a supporto di queste scoperte.
Il CVM è definito “cancerogeno” dal 1987 , grazie all’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. E anche se i tubi in PVC sono stati vietati nel 1978 , sono ancora presenti in installazioni vecchie, mantenendo reale il pericolo. Il primo vero tentativo di tenere sotto controllo il CVM è iniziato in Francia solo nel 2011 , il che dimostra da quanto tempo questo problema fosse noto.
Sebbene non siano ancora stati condotti studi diretti sull’uomo, gli studi sugli animali forniscono prove sufficienti: l’ingestione di questa sostanza può causare il cancro. Gaspard Lemaire sottolinea che esistono “prove empiriche con studi tossicologici su animali con apparati digestivi simili a quello umano e che sviluppano tumori”. Il problema è dovuto a causa del contatto prolungato tra l’acqua e i vecchi tubi in PVC; l’acqua che scorre più lentamente si contamina moltissimo.
Alla luce del silenzio del governo, diversi gruppi si sono fatti avanti per difendere le comunità colpite. Lemaire non ha trattenuto le sue critiche: “Centinaia di persone bevono acqua che causa il cancro e non succede nulla”. A fargli eco è Gabrielle Gien, esperta in diritto ambientale, che ha contribuito al lancio di una piattaforma che permette ai cittadini di presentare reclami. Questo studio dimostra chiaramente quanto sia importante essere all’avanguardia quando si tratta di garantire la sicurezza dell’ acqua potabile. Spingendo sia le autorità che le comunità locali non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche a dare priorità alla salute piuttosto che all’inerzia.
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