Assicurazione Auto, “la pagate anche sulle auto che non guidate”: in pratica la pagate per tutto il vicinato
Se non usi l’auto, paga. Se la usi, paga di più. Se ce l’ha tuo cugino in garage, paga anche per lui. Ecco cos’è diventato il mondo dell’assicurazione auto oggi.
Se pensavi che l’assicurazione servisse solo a coprire i danni della tua macchina, potresti aver saltato un paio di aggiornamenti.
Secondo le nuove logiche, oggi la RCA sembra funzionare come un abbonamento condominiale: paghi anche se non guidi, e magari anche per chi parcheggia vicino a te.
Da anni ormai, l’obbligo di assicurazione tiene banco tra polemiche e rassegnazione. Anche se non guidi, dunque, devi pagare.
Nel frattempo, se vedete salire la vostra RCA senza motivo apparente, non preoccupatevi. È solo il vostro vicino di casa che ha sbagliato un parcheggio.
Se non guidi devi comunque pagare
L’algoritmo non guarda più solo a te, ma all’intero ecosistema di automobilisti che ti circonda. In alcune zone d’Italia, i premi assicurativi hanno raggiunto cifre da leasing di un’utilitaria. Qualunque sia il motivo per cui hai deciso di appendere le chiavi al chiodo e non guidare più, per lo stato l’importante è che fai la tua parte e paghi l’assicurazione.
Come se non fossero già abbastanza le altre spese, e magari proprio il continuo innalzamento dei prezzi degli acquisti obbligatori quotidiani ti ha costretto a rinunciare almeno a una costo in più. Così resti a terra non solo in senso letterale ma anche da un punto di vista economico. Ormai le regole assicurative sono queste, bisogna documentarsi e adattarsi.
Regole RC auto: paghi lo stesso
La novità più importante è che l’obbligo di assicurazione non vale più solo per i veicoli in circolazione su strada pubblica: tutti i veicoli a motore devono avere la polizza, anche se sono fermi o parcheggiati in aree private (garage, cortili, box). In pratica, la copertura assicurativa vale sempre quando il mezzo è in funzione come “mezzo di trasporto”, indipendentemente dal fatto che sia in movimento o a riposo. La norma amplia anche la definizione di “veicolo a motore”. Rientrano nell’obbligo tutti i mezzi che si muovono su strada senza rotaie con velocità superiore a 25 km/h oltre a rimorchi e veicoli elettrici leggeri. In soldoni, si tratta non solo di auto, moto o camion, ma anche di mezzi come monopattini elettrici che superano i 25 km/h. La ragione di questa estensione è la protezione dal cosiddetto rischio statico, anche un veicolo fermo può infatti causare danni (ad esempio un incendio in garage, la caduta di un oggetto da un camion parcheggiato, il rotolamento di un’auto per un guasto ai freni).
Per tutelare eventuali vittime di questi incidenti, il legislatore ha deciso che la RC auto copra qualsiasi danno dovuto al veicolo, anche quando non circola. La legge prevede però alcune deroghe per veicoli fuori uso o speciali. In particolare non serve l’assicurazione per i veicoli cancellati dal PRA cioè radiazione ufficiale per demolizione o esportazione, per quelli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo, quelli non idonei all’uso o per i veicoli con polizza sospesa formalmente. Chi circola senza RC, anche con veicolo fermo che rientra nell’obbligo, rischia pesanti multe e sanzioni. La legge prevede una sanzione amministrativa da 866 a 3.464 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti sulla patente.