Novità Ticket sanitario, adesso c’è l’esenzione con il Codice E: ma il medico non lo mette mai e tu paghi due volte | Devi dirglielo tu

Medico e paziente (pexels) - moralizzatore.it
Medico e paziente (pexels) – moralizzatore.it

La recente introduzione del Codice E, volto a semplificare l’accesso all’esenzione, si è rivelata una lama a doppio taglio perchè molti medici se ne dimenticano.

Da un lato, il Codice E promette di snellire le procedure, consentendo ai medici di base di attestare l’esenzione direttamente sulla ricetta, senza ulteriori passaggi burocratici.

Dall’altro, però, emerge una realtà sconcertante: molti medici, per negligenza o disinformazione, omettono di inserire il fatidico codice, costringendo i pazienti a pagare il ticket anche quando ne avrebbero diritto.

Questa omissione, apparentemente banale, può avere conseguenze economiche non trascurabili, soprattutto per le fasce di popolazione più vulnerabili.

In un contesto in cui la spesa sanitaria è già un fardello per molte famiglie, il pagamento ingiustificato del ticket rappresenta un’ulteriore beffa.

Attento a non pagare due volte

Le malattie croniche rappresentano una sfida significativa per il sistema sanitario, richiedendo trattamenti continui e costosi. Per alleviare l’onere finanziario sui pazienti, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) offre l’esenzione dal ticket per alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali, designate con il Codice E. Tuttavia, molti pazienti si trovano a pagare due volte a causa di una mancata comunicazione con il proprio medico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce le malattie croniche come “problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un periodo di tempo da anni a decenni”. Il SSN, in base a criteri di gravità clinica, invalidità e onerosità del trattamento, prevede l’esenzione dal ticket per alcune di queste patologie. L’elenco delle malattie esenti è stabilito dal DPCM LEA del 12 gennaio 2017.

Per ottenere l’esenzione, il paziente deve richiedere un attestato presso l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di residenza, presentando una certificazione medica che attesti la presenza della malattia cronica. Tale certificazione può essere rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica, o in alcuni casi, anche da strutture private accreditate. Una volta ottenuto l’attestato di esenzione, è fondamentale che il medico curante indichi il Codice E sulla ricetta per le prestazioni specialistiche ambulatoriali correlate alla malattia cronica. Questo codice garantisce che il paziente non debba pagare il ticket.

Sanità (pexels) - moralizzatore.it
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Il problema: la mancata comunicazione

Molti pazienti, pur avendo diritto all’esenzione, si trovano a pagare il ticket perché il medico non inserisce il Codice E sulla ricetta. Per evitare di pagare il ticket quando si ha diritto all’esenzione, è fondamentale che il paziente comunichi attivamente con il proprio medico.

Per far si che ciò non accada è importante, al momento della prescrizione, ricordare al medico della propria condizione di esenzione e mostrare l’attestato. Prima di lasciare lo studio medico, controllare che il Codice E sia stato correttamente inserito sulla ricetta e in caso di dubbi o difficoltà, non esitare a chiedere spiegazioni al medico o al personale della ASL.